Arcani
Tour #4 – L’Appeso (Guest-Post di Marco Lazzara)
L’Arcani
Tour è un giro
promozionale del mio secondo libro, Arcani,
per i blog che decidono
di ospitare l’iniziativa. Il blogger che partecipa deve scegliere
una carta dei Tarocchi, ognuna delle quali nel mio libro è
rappresentata da un racconto, e riceve in cambio da me un guest-post
correlato. Ivano Satos
(che ringrazio
dell’adesione) ha scelto la carta de L’Appeso.
La
Carta: “L’Appeso
rappresenta una prova, un percorso di iniziazione che si è
volutamente intrapreso. Ma può anche rappresentare una punizione,
severa, e non priva di umiliazione.”
Il
racconto nel mio libro: Si
tratta di Bestiale
Vendetta, dove il
brutale criminale Hernandez è intenzionato a vendicarsi delle
persone che l’hanno fatto condannare a trent’anni di prigione...
Il
Paradosso dell’Impiccagione Imprevedibile
Il
paradosso
dell'impiccagione imprevedibile
è un paradosso logico reso noto da Martin Gardner, matematico e
scrittore di fantascienza, che si basa su di un'antica leggenda
popolare spagnola.
Francisco
de Orellana (1511–1546) è stato un esploratore e conquistador
spagnolo, che aveva preso parte alla conquista del Perù,
sottraendolo all'impero Inca. Nel 1541 partì con Pizarro ad
esplorare l'Amazzonia, con l’intenzione di trovare la mitica città
di El Dorado, dove si diceva fossero contenute immense quantità di
oro e di pietre preziose. In questo viaggio egli traversò
longitudinalmente l’intero Sudamerica, arrivando fino all’Oceano
Atlantico, dove scoprì un fiume che per primo navigò fino alla
foce. Inizialmente questo corso d’acqua venne chiamato Rio de
Orellana, ma egli stesso lo ribattezzò poi Rio delle Amazzoni,
perché lungo il suo tragitto era stato attaccato da un gruppo di
donne indigene guerriere, proprio come le Amazzoni della mitologia
greca. Orellana morì poi di malattia (forse malaria) durante una
successiva spedizione.
Quello
che segue è il paradosso.
Nel
1546 Orellana fu catturato e imprigionato in una piccola e umida
cella. Molto prima di essere convocato, in considerazione
dell'efferatezza dei delitti commessi, il giudice proclamò una
singolare sentenza: “Il colpevole sarà impiccato un giorno della
prossima settimana, ma egli non dovrà sapere quale sarà il giorno
dell'esecuzione, che dovrà arrivargli completamente inaspettata.”
Il
condannato non fu per nulla turbato dalla sentenza, perché, dopo un
breve ragionamento, concluse: “Allora non mi impiccheranno mai!
Dato che la mia sentenza deve essere eseguita entro la settimana,
l'esecuzione non potrà essere sabato poiché venerdì lo capirei, e
non potrà essere venerdì perché giovedì lo saprei, e così a
ritroso per lo stesso motivo non potrà essere nessuno dei giorni
precedenti. Per questo motivo non mi giustizieranno mai, in quanto
l'impiccagione non sarebbe inaspettata.”
Il
giorno seguente, tuttavia, il condannato fu impiccato. La sentenza
del giudice fu eseguita, a dispetto della convinzione del condannato,
in quanto, come previsto dalla sentenza, l'esecuzione gli fu inflitta
in un giorno inaspettato.
Se
ci sono a disposizione n giorni, il condannato non può essere
impiccato il giorno n, perché altrimenti il giorno n-1 è ovvio che
sarebbe stato impiccato il giorno successivo, quindi la condanna non
giungerebbe più inaspettata; di conseguenza dovrà essere impiccato
il giorno n-1, ma per lo stesso principio, il giorno n-2 saprebbe che
il successivo è quello della condanna, e così via a ritroso finché
si esauriscono gli n giorni disponibili. Quindi il risultato fornito
dalla logica è che il condannato non possa mai venire impiccato
senza che la condanna giunga inaspettata. Invece viene messo a morte
il giorno dopo, e in questo modo la condanna è rispettata, in quanto
giunge inaspettata: il condannato si aspettava di non poter mai
venire impiccato e invece lo è stato, a dispetto di ogni sua
credenza.
Ecco
il paradosso: la realtà pratica che vince la sicurezza formale della
logica.
Per
seguire gli altri post dell’iniziativa, vedi:
http://tinyurl.com/hap3fs3
Link
al mio libro: http://tinyurl.com/zwtwq9j
19 commenti:
Incredibile combinazione: anche sul mio blog questa settimana esce la carta de L'Appeso... :)
Mitico Gardner, conservo gelosamente un suo libro di paradossi e giochi matematici: delizioso! Quanto qui spiegato mi ricorda il Titanic di Douglas Adams, storiella narrata in uno dei suoi libri: era un'astronave impossibile da distruggere che però era azionata da un motore ad alta improbabilità. Quando il motore entrava in funzione accadeva la cosa più improbabile, così l'astronave esplose nel momento stesso del varo :-D
Così il povero Orellana si è condannato da solo, affermando di non aspettarsi di essere giustiziato già il giorno dopo ;-)
Forse se si stava zitto si sarebbe salvato! :)
Grande Ivano hai ospitato un pericoloso dissacratore e fuorilegge del pensiero comune, ricercato da tutti gli sceriffi della Prosy County.
Fuorilegge? E io che pensavo che per cacciare vampiri e mannari non fosse necessario la licenza...
hahahaha credevi eh?
@Marco E' la telepatia tra blogger di cui parlavo, mesi fa, con Tom di The Obsidian Mirror ;) Grazie di tutto Marco!!! :)
@Lucius Mi sembra che parlasti dell'opera in un articolo sulla I.A. ;)
@Massimiliano Grazie Mille Massimiliano!!! Era da molto tempo che volevo invitare nel mio saloon questo sapiente libertario :)
Accidenti che memoria, complimenti ^_^
Sì, parlai di un paradosso di Gardner in merito al dialogo tra umani e computer. ;-)
Gli articoli interessanti si ricordano ;)
Troppo buono ;-)
Obiettivo! :)
Grazie a te Ivano di aver partecipato! :)
Impossibile resistere alla tentazione ;)
Mi sono sempre piaciuti i paradossi logici e ho letto anche qualche libro; il primo che mi viene in mente è "I paradossi dalla A alla Z" di Clark Michael. Per non parlare di Godel che l'ho pure studiato ^^
Il più famoso è di certo il paradosso del mentitore, ovvero: "Questa frase è falsa."
Consiglio anche "Le menzogne di Ulisse" di Piergiorgio Odifreddi, autore che ha scritto anche saggi corposi sui paradossi ma questo titolo è più di divulgazione e di ampio respiro.
Chissà perchè gli spagnoli devono sempre esagerare e fare una brutta fine... articolo molto interessante, davvero! Mi ricorda i giochini che uscivano su Brain Trainer di Focus fino a qualche anno fa, specialmente i "pensiero laterale" che adoravo :)
Quando Focus aveva un'altra impostazione editoriale, mi sa...
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