giovedì 4 febbraio 2016

Zagor e i Lupi Neri: "La Preda Umana" n°30, "Guerra" n°31 e "Il Fuggitivo" n°32





 Da mercoledì 03 febbraio, è disponibile in edicola il numero 607 di Zagor, dal titolo "Il ritorno dei Lupi Neri". Chi sono questi Lupi Neri? I diversi personaggi, grazie ai loro dialoghi, colmano la possibile lacuna riguardo questa milizia nota per le sue azioni efferate. Per poter comunque soddisfare il desiderio di approfondire meglio la loro storia, ho deciso di farne un sunto in questo post. Prima di recensire il numero di febbraio, uscirà un altro post dedicato a Zagor e a un personaggio del suo passato, a cui si accenna sul nuovo numero, ossia Sam Flechter, noto come Iron Man.
 La soria dei Lupi Neri occupa poche pagine finali del n°30, l'intero n°31 e buona parte del n°32.  Qui narro tutta la storia, se avete quindi l'opportunità di recuperare gli albi indicati potete fare a meno di leggere l'articolo o, se volete, magari potete interrompere la lettura quando lo riterrete opportuno. Buon viaggio amici.


 "La Preda Umana" n°30

Mentre Zagor e Cico si recano verso il rifugio della palude, un denso fumo si innalza verso il cielo. I due si dirigono verso di esso, consapevoli che sia successo qualcosa di grave. Infatti, una scena inquietante si presenta innanzi ai loro occhi. 




 Zagor e Cico non hanno neanche il tempo di riprendersi dalla vista di quel massacro, che una pioggia di proiettili si riversa su di loro, dando ai nostri eroi appena il tempo di rifugiarsi in un carro risparmiato dal fuoco.







"Guerra" n°31

 Grazie a Dio, gli aggressori sono civili di Fort Holborn guidati da Alan Webb, trapper e proprietario dell'emporio del forte, che avevano scambiato i nostri eroi per gli indiani autori del massacro. Chiarito l'equivoco, vengono prestate le prime cure all'unico superstite della strage, il colonnello Howard, futuro comandante di Fort Holborn. 
 Una volta ripresosi dalla scoperta della scomparsa del proprio figlio, il colonnello dichiara la sua  intenzione di applicare un controllo più rigido e severo a carico degli indiani presenti nella zona di Darkwood, grazie all'ausilio dei Lupi Neri. La milizia di Otto Kraus è costituita da circa un centinaio di miliziani la cui ferocia ha ispirato l'uso di quel soprannome. Le alte sfere dell'esercito fingono di non essere a conoscenza dell'esistenza di questo corpo militare, ma usufruiscono di esso per le questioni più delicate.
 Zagor, consapevole dei metodi barbari attuati dai Lupi Neri, riesce a strappare al colonnello, la promessa di attendere due settimane prima di richiedere l'intervento della milizia, dandogli la possibilità di indagare e assicurare i colpevoli alla giustizia senza inutili spargimenti di sangue innocente. Dopo solo quattro giorni, Zagor viene a sapere che il colonnello, dopo il ritrovamento di un indumento insanguinato del figlio, ha deciso di far intervenire immediatamente i Lupi Neri. Ha così inizio un incubo per tutti gli indiani della regione.




 Dopo aver liberato i prigionieri, a cui assegna il compito di guidare tutte le tribù all'interno della foresta, Zagor si reca al campo dell'esercito, per cercare di influenzare le decisioni del colonnello, ma una scena orribile lo attende...




 Nonostante l'intervento di Zagor, uno dei prigionieri rivela il rifugio della propria tribù. Ormai non resta che riunire le tribù in un unico esercito. Ora non resta che la guerra!
 Forse c'è ancora una speranza, i nostri eroi scoprono infatti che il figlio del colonnello è tenuto prigioniero in una grotta. Il suo rapimento e il finto reperto avevano come unico scopo quello di scatenare la guerra tra indiani ed esercito. 
 Liberato il ragazzino, Zagor scopre che il responsabile di quel folle progetto è proprio Alan Webb, il trapper incontrato sul luogo del primo massacro. Il cacciatore di pellicce aveva come obiettivo quello di rendere disponibili ulteriori terreni di caccia, grazie all'eliminazione degli indiani di Darkwood.






"Il Fuggitivo" n°32

 Zagor, scoperto che i "Lupi Neri" stanno accerchiando il villaggio dei Pennacook, decide di recarsi dai Pellerossa per aiutarli nell'imminente assedio, mentre Cico deve recarsi al campo dell'esercito, per comunicare al colonnello la lieta notizia riguardo al figlio Bob, ma riferire anche della macchinazione ideata ai suoi danni. 
 La bella notizia non ha comunque il potere di cambiare il corso degli eventi, il comandante Kraus si rifiuta infatti di far ritirare i propri uomini, visto che il possibile bottino in pepite d'oro risulta particolarmente allettante. Cico fa appena in tempo a raggiungere Zagor che...




 Gli assalti dei "Lupi Neri" si fanno sempre più audaci, ma vengono sempre respinti dalle fucilate di Zagor e dei Pellerossa. Improvvisamente, quando la situazione si sta facendo disperata per i  Pennacook, sopraggiunge un aiuto insperato per gli assediati. Quello del colonnello Howard e della sua Gatling!




  La tenaglia, costituita dall'esercito e dai Pellerossa, non lascia scampo ai Lupi Neri, che si arrendono tramite il tenente Cordero, ma qualche topo spesso riesce  ad abbandonare la nave che affonda. Generalmente è sempre il topo più grosso...
 Per Otto Kraus non sarà facile seminare tutti i Pellerossa che gli danno la caccia. Una caccia silenziosa e fatta di sguardi. Di ombre che lo seguono in ogni istante. Nessuno potrà infatti alzare la propria mano su Kraus. Lui è di Zagor.
 L'incontro tra il fuggitivo e lo Spirito con la Scure finalmente avviene, ma proprio quando Kraus ha la meglio su Zagor, grazie alle arti marziali imparate in oriente, un ex membro dei Lupi Neri interviene, per lavare col sangue la morte dei suoi camerati e il tradimento del loro comandante. A Zagor non resta che partire per la prossima avventura.





2 commenti:

Lucius Etruscus ha detto...

Ottima iniziativa: un ripasso-approfondimento è sempre cosa buona e giusta! :-P

Ivano Satos ha detto...

Grazie Lucius. E' un modo affettuoso per aiutare i nuovi lettori dello Spirito con la Scure.