mercoledì 30 dicembre 2015

Ken Parker "Pellerossa" n°26





 Montana meridionale. Uno squadrone dell'esercito è sulle tracce di 200 guerrieri pellerossa, che stanno dirigendosi verso Fort Shaw. Con due giorni di svantaggio, i soldati non possono sperare di arrivare in tempo. L'unica speranza è raggiungere la stazione di Bitter Creek e il suo telegrafo.
 Proprio nell'infermeria del forte è ospitato Ken Parker, dove viene rattoppato a causa di due ferite.




 Grazie al messaggio inviato da Bitter Creek, il capitano del forte decide di far abbandonare il sito alle donne e ai bambini. Guida della spedizione sarà Ken Parker.
 Poco dopo che la carovana è uscita dal forte, gli indiani danno inizio all'assedio!



martedì 29 dicembre 2015

Louis L'Amour - La valle insanguinata (The Mountain Valley War)





 Nel West, il sogno più diffuso è quello di avere un ranch. Puoi spaccarti la schiena ogni giorno pensando che prima o poi avrai una tua mandria. Un tuo terreno.
 Questo era anche il sogno di Dick Moffin, il negoziante che decise di vendere la sua attività ben avviata per dare origine a un allevamento di cavalli. Per toccare con mano la propria terra. I propri pascoli. Proprio questo sta facendo ora Dick. Le sue mani sono come delle lame di aratro sulla sua terra. Peccato che quel corpo riverso al suolo sia stato traforato da sei pallottole. Un corpo accarezzato dalla mano pesante del fumo che si sta innalzando dalla sua casa e dalla sua stalla ridotte in cenere.
 Questo paesaggio di distruzione si fissa sulla retina di Trent, accompagnandolo per tutte le cinque miglia che lo separavano dalla sua casa. Un tragitto popolato di domande, riguardo alla fine dei ragazzi di Moffin e sulla possibile responsabilità di King Bil Hale, ricco possidente di Cedar Bluff. Forse sarebbe più corretto dire padrone di Cedar Bluff e Cedar Valley, nonché della stazione commerciale, del Cedar Hotel, del saloon "La Mecca" e di una linea di diligenze.
 Basta raggiungere casa e cucinarsi del bacon e un po' di buon caffè caldo per avere delle risposte a quelle due domande, due come i piccoli di Moffin che Trent trova nascosti nella sua camera da letto. Due come le bocche che urlano la colpevolezza di Hale.




 In questo romanzo di L'Amour sono presenti gli elementi caratteristici di tutte le sue opere. Egli infatti riesce a incastonare, in una trama che inizialmente appare simile a quella di "Shane", la sfida con la natura, la condizione della donna e il desiderio di pace che si oppone alla sete di giustizia.

Louis L'Amour - La valle insanguinata (The Mountain Valley War, 1978), trad. Maria Luisa Cesa Bianchi, 1984, Oscar Western Mondadori, Arnoldo Mondadori Editore.


domenica 27 dicembre 2015

"La Casa Maledetta" (Dead Birds, 2004) di Alex Turner






     Una banda di rapinatori  assalta una banca, dando origine a un massacro.Oltre agli ex-soldati, vi sono Annabelle (Nicki Aycox) e  Todd (Isaiah Washington), uno schiavo fuggito dal suo padrone. Durante la fuga dalla banca, un bambino viene ucciso da una pallottola vagante.
 Riusciti a fuggire dalla cittadina, i banditi si dirigono verso Lorystell. Quando gli altri pensano di essersi ormai persi, William (Henry Thomas), il capo della banda, avvista la fattoria abbandonata, che risulta completamente circondata da un campo di grado, in cui si addentrano guardinghi i membri della banda.
Il campo di grano si rivela essere il territorio di caccia di una strana creatura, abbattuta rapidamente da un formidabile colpo di  Sam (Patrick Fugit). Innanzi a loro si mostra un animale inquietante, senza pelo e con una forma sconosciuta. Un'animale selvatico completamente scuoiato.
 La casa, che apparteneva a un ex-commilitone di William, appare abbandonata. I banditi si dividono per controllare le numerose stanze. La sicurezza appena acquisita induce l'acutizzazione di alcuni conflitti interni. La presenza di un nero non è ben vista da Clyde (Michael Shannon), che riesce a trascinare dalla sua parte anche  Joseph (Mark Boone Junior), allettandolo con la possibilità di dividere in pochi il frutto della rapina.
  E' proprio Todd colui che per primo comincia a percepire qualcosa di strano in quella casa. Inizialmente solo dei rumori provenienti da un sottoscala chiuso, successivamente attraverso alcune impronte di sangue sul pavimento.
 Tracce che invece non vengono lasciate da Joseph, scomparso dopo essere uscito per accudire i cavalli nella stalla.




giovedì 24 dicembre 2015

Ken Parker "Lily E Il Cacciatore" n°25






 Dicembre, a Sud-Est di Fort Shaw (Montana). Ken Parker, da vero trapper, sta visitando le trappole disposte precedentemente. Non è proprio una giornata fortunata, visto che le trappole risultano vuote, ma è ancor più sfortunata per un cane finito in una di quelle tagliole.
 Liberata la cagnolina, Parker la porta con sé al forte, dove si rende nuovamente conto di non essere tagliato per la vita militare...




 Non è certo l'insubordinazione di Ken Parker a rappresentare un problema per la sopravvivenza del forte. I problemi sono ben altri, visto che una fiumana di Pellerossa ha deciso di porre una bella pietra sopra quel corpo estraneo. Una pietra tombale!



martedì 22 dicembre 2015

Editoriale Cosmo: "John Hays - Brutti, sporchi e cattivi"





1839, frontiera con il Texas. Samuel Colt è diretto alla repubblica del Texas per consegnare i suoi preziosi giocattolini ai Rangers del Texas

1847, frontiera con il Messico. John Hays e JJ si recano al confine per un instaurare un patto particolare. Pur di fermare il Bajo e i suoi comanche, Hays decide di accettare l'alleanza con Diaz e il suo branco di luridi messicani. Una tregua di una notte per suonare il funerale dell'indiano al Presidio del Norte.
 Ognuno si prepara allo scontro alla sua maniera...




 I disegni di Fabrizio Des Dorides sembrano il frutto dell'illusione indotta da macchie ematiche con funzione Rorschach. Sensazione che si accentua con la forte dinamicità di alcune scene, che risulta rafforzata da una distorsione grandangolare della prospettiva.




domenica 20 dicembre 2015

"I vigliacchi non pregano" di Mario Siciliano.






     I lampi illuminano la casa più di quella lampada accesa da Maria, terrorizzandola nonostante i baci di Bryan (Gianni Garko), appena tornato dalla Guerra Civile combattuta accanto ai confederati. Un rumore diverso dai tuoni rimbomba improvvisamente nella casa. Alcuni uomini bussano energicamente alla porta. Bryan apre, causando una fiumana di Yankee fradici nel suo focolare.
 Non ci vuole molto a comprendere le loro intenzione, per come guardano una sempre più intimorita Maria. Bryan è teso. Le mani ad artiglio. Afferrano improvvisamente Maria e lui reagisce, colpendo un vigilantes con l'attizzatoio. Viene sparato al fianco. Costretto a guardare mentre abusano di lei, egli urla in maniera straziante. Prima di perdere i sensi, Bryan vede una stella sul petto del suo feritore.
 Dopo una lunga convalescenza, Bryan non ricorda molto di quanto accaduto. Decide quindi di seguire Daniel (Ivan Rassimov), un ex Sudista che lo ha assistito per tutto quel tempo, nel tentativo di liberare il proprio fratello, sequestrato da un gruppo di disertori. I banditi hanno richiesto a Daniel un riscatto di 5.000 dollari, somma che naturalmente lui non possiede.
 Non volendo coinvolgere l'ancora debilitato Bryan, Daniel si reca all'appuntamento, nonostante sia privo della somma richiesta dai rapitori. Quando le cose si stanno mettendo per il peggio, l'intervento di Bryan mette in salvo i due fratelli. Bryan vorrebbe eliminare il capo della banda, unico sopravvissuto della sua tempesta di fuoco, ma Daniel si oppone, volendo che sia consegnato alla giustizia. Ciò risvegli la rabbia di Bryan, egli infatti non ricorda i volti di quegli uomini, ma ricorda benissimo la stella brillante sul loro petto. Decide comunque di rispettare il volere di Daniel.
 Giunto a Silver City, Bryan capisce di non trovarsi in quel regno di giustizia tanto auspicato da Daniel. Riesce infatti a salvare i due fratelli da un'imboscata tesa a salvare il prigioniero. Proprio nel saloon, luogo della sparatoria, egli incontra il suo ex Capitano, che gli propone di lavorare per lui. Bryan dovrà infiltrarsi tra gli uomini di Blake e ucciderlo alla prima occasione, in questo modo il Capitano Marrey potrà dominare Silver City. Questo sarà solo l'inizio della sua folle sete di sangue.




 Il film di Mario Siciliano si distacca dal classico filone dei revenge movie del genere western. Il personaggio di  Bryan  viene scolpito lentamente per tutta la durata dell'opera. Egli diviene una belva traumatizzata e gettata nell'arena. Un animale da combattimento ben privo di quella morale che caratterizza i giustizieri western. Se in "Da uomo a uomo", la visione dell'oggetto presente al momento del trauma scatenava una reazione violenta ma razionale, qui la stella e il suo riflesso diventano un innesco in grado di generare una reazione idrofoba, riscontrabile più in un thriller psicologico che non in un western. Egli si distacca dalla vendetta non per un superamento morale di essa, ma per l'incapacità mnemonica di attuarla, rivolgendo al mondo intero il suo desiderio di dominio e di sangue.
 Per rendere ancora più forte questo contrasto, viene inserita la figura di Daniel, idealista e a volte ingenuo, ma pronto a sacrificare se stesso per la sua concezione di giustizia. 



mercoledì 16 dicembre 2015

Ken Parker "Lassù Nel Montana" n°24





    Ken Parker, dopo un viaggio pericolosissimo, su terra come su acqua, ha finalmente raggiunto Fort Benton, dove presta servizio come scout dell'esercito. Durante un giro di perlustrazione viene travolto da una mandria di cavalli appena rubati. Grazie a Dio il nostro trapper riesce a salvare la pelle, anche se perde sia il cavallo sia la sella. Ben presto rischierà di perdere nuovamente la sua dura scorza. Egli viene infatti scambiato per il bandito responsabile del furto e preso di mira da un gruppo molto eterogeneo. Uscito indenne dalla sparatoria, Ken Parker riesce a dimostrare immediatamente la sua innocenza e a fare amicizia con gli ex impallinatori.



martedì 15 dicembre 2015

"La leggenda di Bobby Z/Morte e vita di Bobby Z" di Don Winslow







 Se ammazzi un  Hell's Angel nel cortile di San Quentin non hai molta scelta. Ti prendi l'ergastolo, perché l'uccisione creativa con una targa, affilata come un rasoio, non comporta sconti di pena, e i centauri amici del morto saranno altrettanto creativi con te.
 Essere prelevato dalla cella, bendato e trasportato come un pacco, fino a ritrovarti seduto in una stanza senza finestre e piena di agenti della Dea, può essere un nuovo inizio.
  Tim Kearney si rende conto di essere un miracolato. Tolto dall'inferno dell'ergastolo e dalla piscina degli squali motociclisti, lui deve solo fingere di essere qualcun'altro. Un certo Bobby Z. Chi diavolo è Bobby Z?
 Robert James Zacharias è un mito, e come tutti i miti non si sa dove finisce la realtà e comincia la leggenda. Una cosa è certa, prima di compiere diciotto anni era già un pezzo grosso del contrabbando di droga con annessa mustang e autista. Una leggenda che dopo il diploma nessuno ha più visto di persona. Nessun contatto diretto. Solo telefono, fax, ecc. Un mito.
L'opposto di Tim, visto che la sua carriera si basa su qualche furto e sulla radiazione dai Marines. Ora però, Tim è importante. Tim assomiglia a Bobby Z, che fa affari con Don Huertero, il signore della droga del Messico settentrionale.  Don Huertero ha sequestrato l'agente Arthur Moreno. Per restituirlo, Huertero vuole Bobby Z. Il problema è che Bobby Z è crepato in carcere per infarto, da ciò deriva l'importanza di quel fesso di Tim.
 Dopo un periodo di apprendimento di tutte le notizie inerenti Z, Tim è pronto per lo scambio ed essere ospitato nel fortino di Brian Cervier, in attesa dell'arrivo di Don Huertero. Una fortezza protetta da torri di guardia e da un muro alto due metri oltre il quale vi è solo il deserto. Un giardino dell'Eden con piscine, alcolici, ragazze da urlo e droga in quantità. Un paradiso da cui non si può essere scacciati, perché se non sei puro, ci pensa Don Huertero a redimerti. Per Don Huertero, Z non è decisamente puro ed è per questo che ha voluto lo scambio, per purificarlo infilzandolo come uno spiedo e cuocerlo al barbecue. Tim deve scappare da quel posto, simile alla prigione da cui la Dea l'ha tirato fuori. Deve fuggire a ogni costo.




domenica 13 dicembre 2015

"Red Hill", il kiwi western slasher aborigeno di Patrick Hughes






     Red Hill, Australia. Shane Cooper (Ryan Kwanten) è un nuovo agente della polizia di Red Hill, dove è appena giunto insieme alla moglie Alice (Claire van der Boom). Il nervosismo della prima giornata in una nuova città, per chi va al "fronte" e per chi resta.
 L'ufficio dello sceriffo si apre a Shane, mostrando l'allegria di Jim Barlow (Kevin Harrington) e l'ira matrimoniale di Manning (Richard Sutherland), ma anche lo splendore di Betsy, la cavalla che scorrazza fuori dall'ufficio.
 Il vertice del folclore si ha comunque con Bill! Nell'auditorium del municipio, lo sceriffo Bill (Steve Bisley) è impegnato a difendere le sane tradizioni di Red Hill contro quei luridi fricchettoni che vorrebbero trasformarla in una meta turistica: <<I nostri antenati non hanno sacrificato il loro sangue, sudore e lacrime perché un branco di segaioli venisse qui a sorseggiare del dannato Pinot!>>
 Basta questo discorso, unito alla ramanzina per non aver ancora trovato la pistola dispersa tra gli scatoloni, per far capire a Shane che il rapporto con Bill non sarà molto facile. Non facile sarà comunque la permanenza a Red Hill. In città è ancora alta la tensione con il governo per l'esproprio delle montagne prospicienti la cittadina. Montagne dove gli abitanti non possono più mettere piede, <<Dio non voglia che qualcuno metta il piede su un fiore appassito.>>
 Mandato nella proprietà di  Gleason, dove qualcosa ha indotto la fuga dei cavalli, Shane si accorge della difficoltà di capire l'origine di quella diaspora...




 Tornato all'ufficio, egli lo trova trasformato in una armeria per le milizie popolari durante un'apocalisse zombie. In realtà è fuggito, quella stessa mattina, un carcerato un po' particolare. Dural "Jimmy" Conway (Tom E. Lewis) era accusato dell'omicidio della moglie e del tentativo di omicidio di un poliziotto di Red Hill. Questo avveniva nel 1995. Secondo voi chi può averlo catturato e sbattuto in carcere? Si, Old Bill!
 Tutti gli abili alle armi vengono quindi investiti del sacro compito di difendere la cittadina. I punti a maggior rischio vengono coperti, tranne quello con meno possibilità di utilizzo da parte di Conway, ossia Skins Creek Road. Visto che c'è Shane, perché non tappare anche quel buco? Visto che c'è Shane, dove passerà Conway?




giovedì 10 dicembre 2015

Ken Parker "La Regina Del Missoury" n°23





    Ken Parker è a Kickapoo, Kansas, in attesa di salpare col traghetto "Missouri Queen", per raggiungere Fort Benton, nel Montana.
 La sua sosta in città non passa inosservata, potendo essere utile sia al gentil sesso...




sia agli amanti del tavolo verde.




mercoledì 9 dicembre 2015

Mister No "L'ultimo Cangaceiro" n°3, "Morte nel Sertão" n°4 e "La Vendetta del Gringo" n°5






 Il lavoro di pilota turistico conduce Mister No a Salvador de Baia, splendida bomboniera dall'architettura colonialista che si affaccia sulla baia "DeTodos os Santos". Peccato che il committente non abbia i soldi per sanare il debito contratto con il nostro Eroe. 
 Dopo essersi "chiarito" con l'ormai ex-cliente, Mister No è costretto, non avendo neanche i soldi per il carburante, a cercare un lavoretto per tornare a Manaus. Ormai rassegnato a restare in quel luogo, egli viene improvvisamente avvicinato da un misterioso cliente, il quale lo assume per rintracciare, per poi rifornirli di viveri e mappe, alcuni pastori dispersi nel sertão. Impariamo, grazie agli autori, che cosa è il sertão:




Ora che ci siamo acculturati, possiamo seguire il viaggio di Mister No sui cieli di questa terra. Viaggio che mostra improvvisamente le vere intenzioni dei suoi ospiti, in un modo un po' sordiano...




martedì 8 dicembre 2015

Il Sertão rivoluzionario di Conselheiro e Lampião, tra socialismo e misticismo, attraverso "O' cangaceiro", da Barreto a Giovanni Fago.







     Il Sertão è una sub-regione brasiliani situata a nord-est del Paese e interessa numerosi stati della federazione carioca (Bahia, Sergipe, Alagoas, Pernambuco, Paraíba, Rio Grande do Norte, Ceará e Piau Minas Gerais).
 Quest'area è caratterizzata da una brusca alternanza tra periodi di estrema siccità e periodi di piogge violentissime. La precipitazione media annuale, che risulta compresa tra 500 e 800 mm, risulta concentrata in una breve stagione delle piogge, da gennaio ad aprile nella parte occidentale, mentre da marzo a giugno nella zona orientale.
 Questo clima ha reso difficilissima la vita nell'area, specialmente se a ciò si aggiunge l'azione dell'uomo, che con l'allevamento e le momocolture ha reso ancora più sterile questa terra.
 Una terra violata e sfruttata, così come il popolo che ha cercato di sopravvivere in essa. L'aridità del sertao è stato causa non solo di incendi a carico di una flora arsa prima dal sole e poi dalle fiamme, ma quell'aridità ha agito anche sugli animi umani. Agli indio sfruttati da un latifondismo violento, si sono aggiunti, dopo la fine della schiavitù, avvenuta nel 1888, un esercito di neri disorientati e spauriti. 
 Come in un medioevo affamato e mistico, il popolo fu ammaliato dalla figura di Antonio “Bom Jesus” Conselheiro, fondatore di una comunità nel villaggio di Canudos, nello stato di  Bahia, basata su una forma di socialismo cristiano. Prima di allora, Conselheiro aveva dedicato la sua vita a insegnare ai figli dei poveri contadini e a fornire assistenza legale a questi ultimi. Dopo un periodo di pellegrinaggio e di assistenza ai miserabili, realizzato proprio durante la peggiore siccità avvenuta nel Sertão, quella del 1877-79, egli decise di fondare una comunità dove ospitare e dare lavoro agli emarginati del brasile repubblicano, visto come la manifestazione del potere di Satana e dell'Anticristo.
 La crescita della fama di Conselheiro, a cui era associata la sempre maggiore espansione della sua comunità, portò il Governo a inviare numerose spedizioni militari contro questa enclave di "sovversivi" la cui influenza poteva estendersi a macchia d'olio, mettendo in discussione sia il potere dello Stato sia quello della Chiesa. Il Governo inviò, tra il 1896 e il 1897, ben quattro spedizioni militari contro gli abitanti di Canudos. La quarta, dopo le prime tre che videro l'esercito brasiliano sconfitto dai seguaci di Conselheiro, ebbe inizio il 5 aprile 1897. I 4000 uomini, capitanati  dal Marechal Carlos Machado Bittencourt, ebbero la meglio sui difensori di Canudos. Gli abitanti vennero uccisi, le abitazioni distrutte e il “Bom Jesus”decapitato.
 Un'altra importantissima figura rivoluzionaria che agì nel Sertão è Virgulino Ferreira da Silva (07-06-1897/28-06-1938), detto "Lampião". Ci sono varie ipotesi per l'origine del suo soprannome. Alcuni sostengono che fosse per la sua capacità di sparare con tale velocità, da sembrare che avesse in mano una lampada accesa. Per altri esso deriva dal riflesso dei suoi occhiali o dal fatto che avesse sempre un sigaro acceso in bocca.
 Il padre, José Ferreira, venne ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia, assoldata da un proprietario terriero con cui  era nato un conflitto. La morte del padre, il potere di vita e di morte dei proprietari terrieri nei confronti dei contadini e l'estrema povertà dei suoi simili sono tutti elementi che indussero Virgulino a divenire cangaceiro, ossia un bandito, e a guadagnarsi il soprannome di Lampião.
 Come per  Conselheiro, anche per Lampião le grandi siccità ebbero l'effetto di far fermentare il suo spirito rivoluzionario. Durante quella del 1877, il popolo assetato si riversò nelle città, chiedendo assistenza e carità. Al fine di evitare nuovamente tali disordini, il governo autorizzò i latifondisti a gestire dei "campi" ove far affluire i miserabili, al fine di sostenere le loro necessità fisiologiche e al contempo tenerli lontane dalle linde strade delle città. Nel  Sertão si verificò ciò che i vertici dell'ersercito americano avevano collaudato con i Nativi, dei campi di concentramento dove permettere il massacro di un intero popolo, intascandosi contemporaneamente i finanziamenti statali per le scorte destinate ai morti che camminavano diretti a quei mattatoi.
 L'unione con la banda di Sebastião Pereira, avvenuta nel 1922, ha favorito, una volta che questi si è ritirato dal banditismo, l'acquisizione di maggior potere e influenza nella regione del  Sertão da parte di Lampião, che dimostrò ben presto di essere un leader carismatico e un ottimo stratega. Il suo legame con la religione e la sua condotta caritatevole gli permisero di essere ben visto dalla popolazione, anche se compi alcuni atti efferati.




domenica 6 dicembre 2015

Presentazione della rubrica "Mister No Western"





     Un asociale come me non può che adorare Mister No, solo il soprannome risulta invidiabile. Il nostro amato Jerry Drake, questo il suo vero nome, ha deciso, dopo le crudeltà della WWII e della guerra in Corea, di allontanarsi dal caos e dalla civiltà per rifugiarsi a Manaus, in Amazzonia. L'assenza di strade e il clima pazzesco ne fanno il paradiso di chiunque voglia isolarsi in pace e tranquillità. Lontano dalla violenza e dalla prepotenza...




 Luogo perfetto quindi dove Mister No può avviare un'attività nel turismo, grazie alla sua maestria nel pilotare un aereo, era infatti pilota di caccia dell'United States Air Force. Oddio, non è che gli affari del nostro pilota turistico vadano alla grande. Tra assassini, contrabbandieri e spie, Mister No vedrà crescere le sue folli esperienze ma non lo spessore del suo portafoglio.




 Mister No è uno di quei nipoti che lo zio Sam ha disilluso e sparso per il mondo. Uno di quelli che il cinema ci ha fatto spesso incontrare tra foreste sperdute, deserti aridi e isole incontaminate.



mercoledì 2 dicembre 2015

Ken Parker " Il Giorno In Cui Bruciò Chattanooga" n°22





Chattanooga, Oklahoma. Ken Parker è l'esperto inviato, insieme a una truppa di soldati, nella piccola cittadina per la valutazione dei cavalli da acquistare per conto dell'esercito. Dopo aver dovuto controllare i possibili trabocchetti di venditori truffaldini, Ken Parker viene guidato dal proprio stomaco in cerca di una cucina locale ma poco etnica...




A Chattanooga i furfanti non sono solo i venditori di bestiame. Le banche del West risultano sempre allettanti per i malintenzionati. Specialmente se hanno una cassa di 80.000 dollari. Specialmente se sono situate in una città in cui lo sceriffo ha difficoltà perfino a far star buone le zitelle...




Una diversivo comunque ci vuole, in città c'è sempre qualcuno che vuol fare l'eroe. Quale miglior distrazione se non un po' di calore?




 Ken Parker dovrà cercare di contrastare un piano studiato nei minimi particolari. Anche se gli imprevisti sono sempre in agguato, generando conseguenze non sempre a favore della legge...





Jack Slade - Un bel modo di morire (A Hell of a Way to Die, Lassiter #5)






     Sei. Un numero che risuona come campane a morte per Lassiter. Sensa soldi, acqua e cibo. Questo non è un problema. Potrebbe sempre farcela. Il vero problema sono quelle sei pallottole. Troppo poche per assaltare una diligenza o per difendersi da qualche banda di fuorilegge. O dalla legge...
 Quelle terre, infestate dai longhorn, sono di Jessup. Per attraversare il suo Empire Ranch sono necessari dei lasciapassare, ma lui ha solo quei sei proiettili.
 Lassiter non può certamente tornare indietro. I rurales lo stanno cercando, specialmente dopo che ha scaricato su di loro tutta la sua scorta di munizioni. Tranne quelle sei pallottole.
 Nonostante tutti questi pensieri, Lassiter riesce ad addormentarsi. Anche se per poco. L'urlo che lo desta improvvisamente non è quello della sua coscienza o del suo istinto di sopravvivenza. Quello che strappa dal sonno Lassiter è un urlo straziante su cui si accavalla il requiem dei longhorn.
 Cavalcando fino a quella messa agghiacciante, Cassidy deve sprecare quattro preziose pallottole per vedere il vero inferno. Un uomo lasciato torturare da quelle bestie. Un uomo legato mani e piedi, avvolto in una pelle di bovino fresca e insanguinata. Un uomo di cui rimangono intatti solo i piedi infilati negli stivali. Nulla rende folli i longhorn come l'odore del proprio sangue.
 Una fine orribile. Lassiter non ha comunque molto tempo per riflettere su ciò che ha vissuto quell'uomo. Mentre cerca di allontanarsi, viene catturato dagli uomini di Jessup e trascinato dal loro padrone.
 Lassiter dovrà convincere "Il Re del Texas" di non centrare nulla con la morte del vice sceriffo Clell Halt. Si, il morto tra i longhorn era un uomo di legge, ma il vero problema per Lassiter è che quell'uomo di legge era pagato da Jessup per tenere a bada gli uomini di Silver Tappan.




 Lassiter è comunque colpevole a prescindere, avendo ucciso una bestia di Jessup, anche se questa stava per caricarlo mentre cercava di scoprire la causa del requiem dei longhorn. Non gli resta che fare un patto con Jessup, ossia diventare vice sceriffo e risolvere i suoi problemi con Silver Tappan. Dopo la fine che ha fatto Clell Holt, il Re non avrebbe trovato più nessuno disposto a rischiare la vita per lui.
 Ma chi è Silver Tappan? Ce lo dice Jessup:
<<Non può avere più di 23-24 anni. Quando ho impiccato suo padre era ancora molto piccola. E sta tranquillo che anche con i vestiti da uomo è abbastanza donna da lasciarti a bocca aperta. Solo che le stanno in un modo diverso da come starebbero a un uomo: sembrano dipinti sopra, tanto sono stretti; in fondo fa più prurito così che se fosse vestita da ballerina.
 T'avverto Lassiter: ci sono già cascati in tanti. A vederla non si crederebbe che una creatura simile sia quel che è. Ma è come il vecchio Clint. Non farti abbagliare e tieni d'occhio le pistole. Sembrano due giocattoli, e hanno pure il calibro piccolo: a vederle si direbbe che non fanno male neanche a un passero. Ma le pallottole sono di piombo, e tagliate. Quando colpiscono, si aprono. Non credere che possano stendere un uomo con quella roba... l'ha già fatta parecchie volte.>>

 Non sarà facile per Lassiter gestire questa situazione. Dovrà stare molto attento a non farsi nemico Jessup, visto che solo lui gli può garantire una certa sicurezza da Blood, l'agente della WellsFargo che gli sta col fiato sul collo da parecchi anni. Troppi anni.