mercoledì 29 aprile 2015

Revenge of the Virgins (1959), il western TettOnicO.





 Il film si apre con un'amazzone squaw che mostra aerodinamicità di freccia e staticità capezzolare ma ancor più mortale. La bella pulzella rappresenta l'avanguardia di una nutrita mandria di giovenche che ispezionano con attenzione la zona. Le ragazze appartengono alla leggendaria tribù Tettotem.
 Improvvisamente vengono avvistati due cercatori d'oro. Mentre le guerriere decidono chi avrà l'onore di partecipare alla battaglia mediante il gioco della campanaccia, lottando con la disequilibrante propensione all'anteriorità, Albina Seduda medita sulla strategia da adottare e sulle possibili conseguenze di un attacco alla rappresentanza  yankee.
 Nel saloon della cittadina più vicina, alcuni cowboy si ubriacano canzonando i capelli da marines del barman, quest'ultimo si vendicherà deridendo le capacità intime del dileggiante per poi offrirgli da bere in segno di pace. Il barman cerca di far capire ad un forestiero il senso delle scherno subito dall'avventore coniugando il termine latino penem ma senza risultato. Compreso di parlare con un astemio lo manda a quel paese.
 Lo straniero decide di carpire più informazioni possibili dai cercatori d'oro presenti in sala. Egli sa di dover rendere conto ad una moglie che stava benissimo nel mezzo alla civiltà e che ora si ritrova in un posto abbandonato da Dio. Solo il guadagno di un bel po' di soldi potrà cambiare l'acidità inviperita di quella iena. 
 Trovati alcuni cowboy disposti a fargli da guida e da scorta, lui e la mogliettina partono alla ricerca del tanto bramato oro. Giungeranno proprio sulle terre controllate dalle guerriere Tettotem!!!



lunedì 27 aprile 2015

Non è un paese per vecchi, da Cormac McCarthy ai fratelli Coen





     Moss quasi aspira l'essenza del deserto, mentre i suoi occhi raggiungono le montagne del Messico e le sue mani stringono un fucile .270 con mirino 12x. Un gruppo di antilopi. Uno sparo sfortunato e inizia la ricerca dell'animale ferito. Fino ad uno spettacolo surreale ed orrendo.
 Alcuni fuoristrada e dei corpi riversi a terra. Un massacro. Non tutti quei corpi sono privi di vita. Due occhi lo osservano e le loro labbra chiedono dell'acqua. Ripetutamente. Come un mantra. Un mantra che risuona nelle orecchie di Moss mentre indifferente perquisisce quei resti, sapendo cosa può essere all'origine di quel massacro. Alla fine la trova. Una borsa di cuoio piena di soldi.
 Dopo un ritrovamento del genere nulla può esser come prima, soprattutto se commetti l'errore di ritornare nel luogo del massacro. La fitta alla coscienza che quasi ti alza dal letto e ti trascina a quegli occhi che ti implorano.
 Ad attenderlo non saranno degli occhi spenti e languidi. Essi saranno più luminosi di una torcia. Ad attenderlo saranno i fari di un fuoristrada che ara quei terreni selvaggi alla ricerca di quei soldi scomparsi come l'alito di quei corpi straziati.
 Moss può scappare da quegli uomini. Può fuggire da quella caccia stremante, ma in realtà può solo rimandare l'incontro fatidico con le conseguenze di quella scelta. Nessuno dimentica una una borsa piena di dollari, specialmente se chi è sparito insieme ai soldi ha lasciato un indizio grande quanto un pick up. Sarebbe bastato non tornare in quel posto. Sarebbe bastato continuare a dormire.
 Moss ormai non può più farlo. Moss non può neanche più dormire. Ormai la caccia è iniziata e dietro le sue tracce vi è un uomo che pare quasi la raffigurazione che i menestrelli medievali facevano della morte. Come quelle leggende in cui gli dei scendono sulla terra con le fattezze umane, Chigurh contempla la futura morte del suo interlocutore ignaro. Una morte che sboccia come un fiore. Un fiore perfetto al centro dell'osso frontale.
 Chigurh ricorda un po' il Sentenza di "Il Buono, Il Brutto e il Cattivo", ma in lui vi è qualcosa di talmente freddo da renderlo quasi alieno. Un Dio sceso tra gli uomini e rispettoso di una personalissima Torah. Perché vi è un misticismo contorto in lui. Una fede in se stesso che trasforma ai suoi occhi Moss in un Giobbe. Un Giobbe narcisista incapace di accoglierlo nella sua anima, innescando in tal modo la sua vendetta. Chigurh è la pestilenza che si diffonde alle spalle di Moss.
 Se Chigurh è la pestilenza, lo sceriffo Bell non può che limitarsi ad esser il necroforo di tal male. Bell vorrebbe essere lasciato in pace. Bell vorrebbe che l'oscurità calasse rendendolo invisibile. Vorrebbe che qualcuno lo mettesse al sicuro da quel mondo che ormai non riesce più a capire. Quando sulla statale 90 vede il corpo senza vita di un falco codarossa, lo prende e lo posa sui fili d'erba accanto alla strada. Non accetta che le macchine lo possano deturpare in quella quiete che traspare dai suoi occhi. Vorrebbe che qualcuno allontanasse anche lui da quell'irrazionale moto di eventi assurdi che lentamente, con la pazienza dell'erosione, lo stanno distruggendo.

No Country for Old Men posters





giovedì 23 aprile 2015

Cosmo Color: "Luna d'argento - I figli della rovina" di Eric Herenguel




 Il seguente volume unico è stato pubblicato nel mese di maggio del 2014, puo essere comunque acquistato su amazon o presso Editoriale Cosmo.

     1880, Providence. La bella Cathy Gatling è appena giunta da Washington per valutare i beni dell'eredità Spencer su commissione di un noto studio notarile. Lo sceriffo Stuart si ritrova controvoglia a fare da guida alla signorina e a mostrale gli immobili. Tutto si aspettava Cathy tranne che di dover assistere ad un tour dell'orrore. Il povero Spencer è stato infatti ucciso da un "qualcosa" che si è anche divertito a massacrare le sue tre mucche, una di queste è stata ritrovata issata su di un albero a decomporsi con più tranquillità...
 Dopo quell'ispezione, Cathy comincia a fare strani sogni dominati da un'entità tra uomo e lupo. Sogni che lasciano sconvolta la sua giovane mente.



martedì 21 aprile 2015

Davide Lisino - Eroi esauriti





    L'italia è ormai fatta. Bisogna fare gli Italiani certo ma per quello c'è tempo. Cosa più importante è fare la pelle a Garibaldi ed evitare che lui si faccia l'Italia con l'aiuto degli Italiani. Il livello di riconoscenza dei Savoia è pari a quello di Stalin nel  post guerra civile spagnola, ma i mezzi sono più soffusi. Ecco quindi che il re decide in segreto di sguinzagliare una muta di sicari allettati da una proficua taglia. Garibaldi, noto in tutta Europa e in America Latina, può rifugiarsi solo in un luogo. Gli Stati Uniti d'America.
 Le voci son leggere e il vento le trasporta... Appena sbarcato a New York, Garibaldi si ritrova con gli agenti Pinkerton sulle sue tracce e pagati dal Re non-galantuomo. L'italico eroe decide quindi di viaggiare verso il grande West! 
 All'eroe dei due mondi e al suo fido Accornero, suo tenente durante l'imprese belliche passate, si unirà una pistolera più sboccata di un marinaio ubriaco. Calamity Jane accompagnerà i due fuggitivi nella loro avventura yankee.
 Garibaldi non è l'unico nemico di Vittorio Emanuele II in territorio americano. Il cardinale Valentino Cardia ha attraversato l'Atlantico per ringraziare i volontari di origine francese partiti per l'Italia al fine di difender lo Stato Pontificio. Il capo delle guardie svizzere, che hanno il compito di difender il cardinale nella sua trasferta, è Georg Hauser detto "Il cuoco". L'origine del suo soprannome deriva dalla sua passione di bruciare vive le sue vittime... Garibaldi spera di regolare i conti con il cuoco in Luisiana, a Saint Andrew! Dal West al Sud-Est.

lunedì 20 aprile 2015

"Jesse James Meets Frankenstein's Daughter" & "Billy the Kid vs. Dracula"






    Una famiglia di peoni si tormenta per la morte del giovane Francisco. I proprietari della fabbrica dove lavorava hanno detto che la causa è una malattia contagiosa. Essendo loro stessi medici, hanno deciso di seppellire il cadavere direttamente, onde evitare rischi inutili ai familiari.
 I due proprietari in realtà sono Maria e Rudolph Frankenstein, nipoti del famoso Dr Victor Frankenstein.
 I nipotini sono giunti in America e, seguendo le indicazioni del Professor Von Metzler, hanno fatto costruire il loro castello nel bel mezzo delle praterie del West per poter usufruire di tutte quelle saette che piovono dal cielo. Maria vuole far rivivere il sapere del nonno, in tal caso i fulmini sono essenziali. Essenziale è anche la connessione tra il cervello del morto e un cervello vivente, in maniera tale la trasmettere artificialmente impulsi vitali al cervello ormai spento.
 Rudolph sarebbe ben felice di tornare all'amata Vienna, non condividendo la passione della sorella verso quegli esperimenti folli.  La morte di tre bambini è un frastuono nella sua mente ben più temibile di quello della tempesta che grava costantemente sul castello.
 Per confermare le teorie del nonno, Maria necessita di un  uomo grande e forte. Forte come un gigante. Proprio un gigante si aggira per quelle zone selvagge. Il suo nome è Hank Tracy. Una montagna di muscoli senza cervello che cammina accanto a Jesse James! I due sono in città per alleggerire la banca durante il  trasferimento di denaro su una diligenza.



venerdì 17 aprile 2015

WEST Fumetti di Frontiera n°21 "Il Nuovo Mondo - I Disertori"






 Acadia, maggio 1755. Un veliero, il "Bristol", si abbatte sulle scogliere frammentate. I superstiti naufragati non hanno il tempo di riacquistare la consapevolezza di esser vivi che vengono accerchiati da un nutrito gruppo di saccheggiatori. Avuti la meglio su questi, con un'azione che farebbe invidia ad un action movie di Hollywood, i naufraghi si appropriano del loro rifugio. La tranquillità resta comunque lontana, le truppe inglesi sono alla ricerca di questi sopravvissuti non proprio immacolati, scopriremo lentamente il perché attraverso improvvisi flashback.

giovedì 16 aprile 2015

"Klondike" la serie western voluta da Discovery Channel e dalla società di urologia per lo spontaneismo vasectomico.





     Dopo essere fuggiti da una cerimonia di laurea e da una perdita particolarmente gravosa a fan-tan,  Bill Haskell e Byron Epstein partono per l'agognato West in cerca di fortuna, nella speranza di aprire un negozio e diventare padroni delle proprie vite. Dalla meta economica sono leggermente distanti ma l'importante è avvicinarsi a quella geografica. In un bar incontrano un cercatore d'oro che, più luminoso della stella polare, indica loro la via: Yucon. <<Ci sono campi di intonaco bloccati sotto il permafrost lì, da migliaia di anni e solanto ora la gente comincia a rendersene conto. Ma dovete arrivare lì prima che ci arrivino i giornali.>> Lascia quindi come dono una pepina.
 L'indipendenza e la libertà sono quasi a un passo da questi due ragazzi. Un passo di 4650 miglia tra treni, marce e barche.
  Dopo sei settimane filate arrivano a Dyea, Alaska del sud. Il tempo è diventato clemente, i ragazzi si accodano per raggiungere il passo del  Chilkoot, parte iniziale della Chilkoot Trail che da Dyea raggiunge Bennett, British Columbia. 
 Una processione di pionieri impegnata da dieci gioni nell'ascesa della montagna, fino a quando non è la montagna a scendere su di loro. Bill riesce a ripararsi dietro a un masso mentre Ep viene travolto e sommerso dalla valanga.




 Bill riesce a salvarlo e insieme osservano la disperazione perpetrata dalla montagna. I ragazzi riescono a raggiungere il clinale e a discenderlo, giungendo finalmente al lago Bennett. La discesa dello Yucon River rappresenta, insieme alla montagna, una nuova sfida tra l'uomo e la natura.
 Anche in questo conflitto, come nel precedente, si ha l'allontanamento dei due amici. Questa volta è Bill a rischiare di decomporsi nell'abbraccio di Madre Natura, abbraccio che non si manifesta con la gelida morsa dell'annegamento bensì con le taglienti fauce del lupo. Verrà salvato dal focoso intervento di un prete che sembra uscito da una sfida con la morte...
 Gli amici giungono finalmente a Dawson City e la facciata che si erge innanzi a loro è quella inebriante e magica  del saloon. Un saloon grasso e succoso come la Grande Meretrice di Babilonia.

mercoledì 15 aprile 2015

Louis L'Amour - Dark Canyon





    Nel vecchio west il salto da onesto lavoratore a bandito non necessita di uno sforzo acrobatico. Colburn, Kehoe, Weawer e Parrish sono insieme da molto tempo. Erano semplici vaccari, persone per bene, ma anche per loro il caso ha pungolato il grande balzo.
 Il capitalismo, come diceva quel crucco di Marx, si basa sullo sfruttamento del proletariato. Se al "normale" plusvalore ci aggiungiamo una periodica alterazione dei libri conti-paga, lo sfruttamento si trasforma in neoschiavismo. Il gruppo di vaccari decise quindi di prendersi il dovuto e una consistente libera uscita. Da allora le rapine in banca e alle diligenze hanno galoppato con l'impeto di uno stallone in calore.
 Ai quattro fuorilegge navigati si è ora aggiunto anche un quinto elemento, il giovanissimo Gaylord Riley. La new entry è stata reclutata da Jim Colburn dopo che questa gli ha salvato la pelle durante una discussione metallica con tre bari. Gaylord, << secco come un'esca per corvi >>, è un nervo teso all'inverosimile. La sua destra perennemente libera per accogliere qualsiasi possibile evenienza. Sempre lì. Attenta. Un puma in procinto di proiettarsi su una lucida sei colpi.
 Anche per quel ragazzo il balzo fu voluto dal fato. Un fato che gli ha ucciso il padre, dopo averlo alleggerito di un bel po' di bestiame. Quei bastardi erano in cinque. Ne restano ancora due, con lo scarto di un proiettile.

lunedì 13 aprile 2015

Le Storie - "Il Prezzo dell'Onore" di Fabrizio Accatino e Paolo Bacilieri





    San Juan De Coronado, Alta California, 1871. Una calca vociante comprime verso il centro della cittadina, l'euforia dei grandi eventi elettrizza l'aria e le anime. Un'impiccagione ogni tanto ci vuole per risvegliare la gioia di vivere.
 La portata principale di questo banchetto popolare è Pher Melvin Tucker. Questo bestione alto e grosso come un armadio, una splendida rappresentazione del Bambino abbandonato dalla Trinità, è stato arrestato per furto e abigerato. Il menù come contorno prevede  due giacche blù di cui in paese nessuno sa nulla, ma l'ignoranza non ha mai guastato lo spettacolo forcale.
 Ormai è l'ora della corda tesa. Sono tutti presenti. Lo sceriffo Baily fuma tanquillo la sua meritata cicca. La moglie di Mel attende l'imminente liberazione e il ritorno al nubilato. Il giudice Samuel Courson si schiarisce la gola per l'intro. Il boia... era occupato e ha mandato il suo garzone di bottega, un ragazzino imbranato che meriterebbe di pendolare pure lui. Perché come dice la Legge di Murphy...


giovedì 9 aprile 2015

Louis L'Amour - Verso i Monti Azzurri





    Le lagune del Cambridgeshire e del Lincolnshire sono covi di contrabbandieri e di uomini braccati. Tom "Black" Watkins e Barnabas Sackett sentono il fiato dei loro inseguitori, umido e caldo, sulle loro membra. Due vite diverse, un pericolo in comune e il sogno di una meta condiviso: l'America. L'inglese Barnabas proviene dal Nuovo Mondo e decide di ritornare in quelle terre incontaminate per avere una nuova possibilità e fuggire dall'ingiusta furia di Elisabetta I.
 Londra è una metropoli in pieno sviluppo, navi imponenti sgravano merci misteriose e leggende di una terra sconosciuta. La luce della sua crescita è però velata dal sospetto. Barnabas dovrà evitare di cadere nelle insidie organizzate da spie astute e pazienti.
  L'opera assume spesso le sembianze di un fantasy per la descrizione di intrighi e cospirazioni, ma anche per le pennellate che L'Amour utilizza nel dipingere i paesaggi silvestri e le ombre dei vicoli e delle locande, luoghi in cui ti spetti, da un momento all'altro, l'apparizione di un essere partorito dalla stregoneria. Il soprannaturale rimane sospeso, quasi in attesa in quelle ombre ricche di sospiri. Così come in attesa si pone un futuro affrescato dalla preveggenza. Il soprannaturale infatti si mostra come dono, una capacità congenita. Un fiore passivo che sboccia mostrando meraviglie di stupore.

mercoledì 8 aprile 2015

"Il mio nome e Shangai Joe" di Mario Caiano







     Appena sbarcato a San Francisco, Shangai Joe (Chen Lee) gironzola nel quartiere cinese. Gorgheggiando con la voce di Ferruccio Amendola rifiuta tre lavori contemporaneamente. Il lavoro cercato non è di certo uno di quelli che avrebbe potuto tranquillamente fare in Cina. Joe Cerca qualcosa di diverso, qualcosa che può trovare in Texas.
 Arrivato nello stato del rodeo, la nostalgia di casa l'assale. Decide di farsi cucinare un succulento piatto di riso in bianco da un locandiere. I bifolchi texani, che assistono a questo limoncello che si nutre usando le bacchette, cominciano a deriderlo. Joe, per non mostrare di essere uno di quei cinesi chiusi e barbicati nella propria cultura, decide di far propria la tradizione occidentale e di usufruire della forchetta. Tal arnese vien però utilizzato per ferire i tre bifolchi, insieme a un piatto, uno yo-yo e al kung fu.
 Recatosi in un ranch per cercare lavoro, viene nuovamente sbeffeggiato. Non era certamente un periodo facile per gli agrumati nel profondo sud americano. Dopo aver superato alcune prove ottiene, non proprio in maniera gandhiana, un cavallo. Riesce comunque a sistemarsi in un altro ranch. Dopo una rissa, causata da una vincita a poker con citazione di Trinità annessa, è costretto a partire nuovamente.
 La voce di un cinese in giro per il Texas, a dissodare non campi ma pallide chiappe, vola di bocca in bocca fino a raggiungere il mandriano Spencer, che decide di assumerlo come cowboy da guardia delle sue bestie. I quadrupedi sono in realtà bipedi. Per la precisione sono peones contrabbandati dalla frontiera e ingaggiati da Spencer che poi vende le licenze ai coltivatori dell'Est. Joe si ribella a questo sfruttamento e comincia la sua lotta contro il crudele Spencer.