Tre Manifesti a Ebbing, Missouri (Three Billboards Outside Ebbing, Missouri)

     Mildred Hayes (Frances McDormand) è una donna divorziata che vive a Ebbing, cittadina fittizia del Missouri, insieme al figlio Robbie (Lucas Hedges). Mildred affitta tre cartelloni pubblicitari, in una strada ormai poco popolata dopo la costruzione dell'autostrada, dove affigge dei manifesti che incolpano la polizia locale, e soprattutto lo sceriffo Willoughby (Woody Harrelson), di non far nulla per scovare i responsabili dello stupro e della morte di sua figlia Angela (Kathryn Newton), avvenuta un anno prima. Ben presto, quei cartelloni innescheranno una serie di eventi dalle conseguenze irreparabili.

 "Three Billboards Outside Ebbing, Missouri" è un film che ci ricorda molto i vecchi western di vendetta, redenzione e accettazione, come "Nevada Smith" o  "Da uomo a uomo". I cartelloni di Mildred, materializzazione del suo dolore e di quella sospenzione tra terra e inferno in cui i lacci dell'attesa, della speranza e della disillusione la tengono sospesa, diventano dei monoliti simbolici per tutti i cittadini di quel buco d'America con nome di Ebbing.

 La borghesia, e i loro figli, si schiereranno ben presto a sostegno della polizia, contro quella donna che cerca di disseppellire una tragedia ormai dimenticata. Quel corpo però non è il solo ad emergere dall'indifferenza sotto il quale è stato condannato. Le tensioni, tacciute e represse, diventano ben presto manifeste, originando schieramenti commoventi e a volte comici.

 Afroamericani, gay, nani e messicani si schiereranno ben presto con Mildred, la quale incarna perfettamente, con la sua storia di ex-vittima di violenze domestiche e di madre che chiede giustizia per la propria figlia, la vendetta degli emarginati contro il potere dell'America bianca, misogina e xenofoba. Torniamo quindi nuovamente al western con Mildred che diviene la versione femminile di Shane, ma anche quella di Rambo, tenendo conto sia dell'iniziale spinta individualista sia di alcuni eventi che seguiranno.

 Magnifica risulta anche l'interpretazione di Woody Harrelson nel non facile ruolo dello sceriffo Willoughby, perfetto personaggio malapartiano che incarna il Cristo Proibito, assumendosi colpe non sue e salendo su quel golgota quasi in maniera stoica.

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