lunedì 30 marzo 2015

Strange Empire, la serie western in cui il femmineo cavalca nelle terre del Canada.





 Una carovana eterogenea si accampa  al confine tra Alberta e il Montana. Il desiderio di salvare due orfanelle, Kelly e Robin sono infatti destinate a prostituirsi per il Capitano John Slotter, riesce a istaurare un legame fortissimo tra razze e vite diverse. Kat Loving (Cara Gee), un'indiana Cree che spara e galoppa come il diavolo, decide di adottarle. Dopo la morte del suo bambino, lei potrà avere una nuova famiglia insieme al suo compagno, Jeremiah, e lavorare tutti insieme per il loro futuro ranch. Il quattro può essere il numero perfetto per quel pagano di Pitagora, ma Kat e Jeremiah preferiscono il sei. Decidono infatti di adottare anche due fratelli, Neill e Georgie. Georgie, il più piccolo, è un pò particolare... basta guardare la foto di famiglia per capirlo.





 Gli uomini decidono di organizare una battuta di caccia per poter poi preparare una bella festa di nozze per i Loving, poiché questi non hanno avuto la possibilità di farlo precedentemente. Le donne restano sole al campo, tranne che per un omuncolo alcolizzato.
 Kate istaura un forte legame con Rebecca Blithely (Melissa Farman). Lei è una studentessa in medicina sposata ad un medico, Thomas, un pò stagionato ma non troppo. La forza che Kat riesce ad esprimere attraverso atteggiamenti tipicamente maschili, viene invece espressa in forma intellettuale da parte di Rebecca.  Kat è dominata dalle passioni mentre Rebecca si contorce nel controllo di esse. Ricorda molto la Holly Hunter di Lezioni di piano nei suoi tremori compressivi. Ha scritto un saggio sul cuore, pubblicato come opera di Thomas, e si è presentata ad alcune riunioni scientifiche. I colleghi del marito la chiamano "La donna d'ingegno", dicono che il suo cervello sia troppo grande rispetto al cranio che preme su di esso comprimendolo. Se le donne sono stupide diventano delle semplici e generiche cagne ma se sono intelligenti sono dei dobermann, o almeno vittime della stessa leggenda. Il suo amore per la conoscenza quasi sconvolge  il dottor Blithely, il suo occhio acuto cerca di insinuarsi nei misteri della natura per carpirne i segreti senza vincoli morali. Una perla di pura razionalità.



 Gli uomini ritardano il loro rientro e durante la notte il campo viene assalito dagli indiani e incendiato. Il desiderio di pace per Kate è ormai finito mentre guarda il piccolo Georgie appeso ad un albero e con la lingua mozzata, mentre la sua vita gocciola lentamente.
 Nonostante sospetti di Slotter, sia per la scomparsa delle due bambine sia per il mancato rientro degli uomini al campo, Kate dovrà recarsi, insieme alle altre donne, al capanno di Slotter per verificare la presenza delle sue due figlie. 




 John Slotter non controlla solo un bordello. Slotter è un uomo d'affari, il bordello è anche un mezzo per coltivare le pubbliche relazioni. Un mezzo fondamentale per un uomo sospeso tra paradiso e inferno. Egli si dibbatte come quei mistici posseduti che aspirano alla purezza ma restano legati e contaminati alla terra.
 In questo crogiolo di potere e legami regna Isabelle (Tattiawna Jones). Se un gigante comprimesse l'intera terra della Louisiana, egli non riuscirebbe a distillare tanta essenza inebriante come quella liberata da questa sublime creola. Una bellezza il cui potere non agisce solo sulle ragazze di quell'inferno, ma verga sulla coscienza di Slotter con la forza di un maglio.
   Lei è una valida spalla per realizzare le speranze di Slotter riguardo alla miniera e al suo futuro impero. Ma forse la vera spalla è Slotter. Isabelle è un vortice capace di stregare il palco con la sua unica presenza, lasciando che le pedine si muovano da sole, sottoposte ad un naufragio elettromagnetico.




  Strange Empire è come un labirinto di specchi. Anzi un anfiteatro di specchi al cui interno è posta la donna. Visioni deformate si accavallano tra loro, rendendo ancora più misterioso quell'essere che si erge al suo interno. Appare comica la rassegnazione del dottor Thomas Blithely innanzi all'imprevedibilità femminile, una impalpabilità eleusina che egli etichetta come isteria nella sua cieca incapacità di comprendere.
 Strange Empire basa la sua forza sulla coesione che viene a istaurarsi in questo gruppo di donne. Nonostante le scelte differenti innanzi all'uomo e al modo di servirlo e/o servirsi di esso, la complicità persiste come un imprinting marchiato a fuoco. Nel Canada senza legge, questo legame salda anime altrimenti disperse. Ma come dice Kelly <<Sapete che questo è il Canada, mamma. Qui non c'è nessuna legge al di fuori della nostra>>, e non è solo la legge della coesione a dominare quei cuori. La vendetta pulsa come un'extrasistole persistente in ognuno di essi, trasformando anch'esse in esseri accecati i cui demoni si celano dietro scotomi infernali.





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