giovedì 19 marzo 2015

Moreno Pavanello - Attento Trinità... arrivano i vampiri!







     Ognuno ha le sue croci. Ogni vita ha le sue catastrofi. Un'invasione di cavallette. Un fiume melenico. Ma piaghe sono anche l'emorroidi, il sifiloma o il fecaloma. Propaggini martoriate della propria carne, o conseguenza della propria carnalità. Un po', a queste piaghe, ci si affeziona, magari si è cresciuti pure insieme. Le si associa a particolari eventi con cui si legano cronologicamente.  Si dice <<l'estate della comparsa del sifiloma conobbi mia moglie, dopo di ciò mi venne anche il raffreddore alle mutande>>, oppure <<Ho avuto il primo colpo della strega quando raccolsi il sapone nelle docce durante la mia condanna di due anni, da allora non ho più sofferto di tal male ma mi son rimaste le emorroidi ad essa conseguenti>>.
 A queste piaghe ci si affeziona e, come a tutte le cose, si da un nome. Il fecaloma di Bambino si chiama Trinità.
 Avere un fratello che richiama i guai, tra furti e truffe a poker, è una vera condanna se si finge di essere uno sceriffo modello. Perché un motivo ci sarà se Bambino è disposto ad indossare la stella e a sopportare un sindaco ansioso e iperfobico.





  Trintà, in realtà, rappresenta una semplice orticaria se confrontato a certi personaggi che appaiono dal nulla nella tranquilla cittadina custodita da Bambino. Improvvisamente spuntano cinesi, saltellanti come uccelli, provvisti di zanne taglienti come bowie knife affilati sulle chiappe di bisonti. Il problema è che anche a tagliarli a pezzetti, alla maniera del caro vecchio Jack "Hatcher" Ireland, questi limoncelli capitonano e continuano a muoversi e a dibatersi.
 Ma dove c'è Trinità ci sono non solo guai ma anche donne. Proprio una ragazza cinese sarà il tramite tra lui è una cultura millenaria attraverso cui sarà possibile scoprire l'origine di queste creature assurde. 




 Moreno Pavanello crea una stupenda fanfiction utilizzando due miti della nostra generazione. Lo chiamavano Trinità stroboscopirà con fotogrammi improvvisi mentre leggeremo il racconto. Vedremo Bud Spencer protendere il muso prima di scagliarsi su qualche vittima e Terence Hill piroettare in acrobazie funanboliche o shakerare un mazzo di carte.
 La notte, descritta dal Moro, fonde weird west e spaghetti marziali in un abbraccio esilarante. 
 Se volete scoprire la genesi di questa folle opera qui l'autore ne descrive gli eventi fatidici. Per approfondire la natura dei vampiri cinesi, gli jiangshi, vi rimando all'articolo del Moro. Se volete sonorizzare adeguatamente sul tubo trovate la soundtrack di Lo Chiamavano Trinità.

Download Gratuito




2 commenti:

Il Moro ha detto...

Grazie della splendida recensione!

Ivano Satos ha detto...

Grazie mille a te per questo magnifico e originalissimo dono!