Siamo onorati di ospitare un magnifico articolo dell'amico Lucius Etruscus, che abbiamo già incontrato nella recensione del saggio gratuito Spaghetti Marziali. L'aticolo è dedicato al giudice Roy Bean e all'opera di erosione che la leggenda applica alla storia, contribuendo a divenire l'unica e sola fonte.
Royn Bean e Lilly |
Il West è
leggenda, ed ogni leggenda fa finta di avere in sé un briciolo di
verità: più tradisce quel briciolo di verità, più diventa una
leggenda “vera”.
Nella seconda metà degli Venti il giovane newyorkese Stuart N. Lake (1889-1964) racconta a modo sua la Frontiera, il mitico Far West, agli avidi lettori del “The Saturday Evening Post”: visto il successo di una sua storia in quattro parti, il 7 ottobre 1931 viene pubblicato in volume il romanzo che rimarrà per sempre il fiore all’occhiello dell’autore, Wyatt Earp: Frontier Marshal. Ristampato in tutto il mondo – in Italia Lo sceriffo di ferro arriverà solo nel 1976 per Longanesi, riesumato poi da Odoya nel 2013 – vedrà negli anni Trenta due riduzioni cinematografiche ufficiali: Amore alla frontiera (1934) e Gli indomabili (1939). L’operazione di prendere un personaggio realmente esistito e renderlo protagonista di un mito funziona alla grande, così quando Lake diventa anche sceneggiatore per il cinema attinge ad un altro mito: quello di Roy Bean.
Nella seconda metà degli Venti il giovane newyorkese Stuart N. Lake (1889-1964) racconta a modo sua la Frontiera, il mitico Far West, agli avidi lettori del “The Saturday Evening Post”: visto il successo di una sua storia in quattro parti, il 7 ottobre 1931 viene pubblicato in volume il romanzo che rimarrà per sempre il fiore all’occhiello dell’autore, Wyatt Earp: Frontier Marshal. Ristampato in tutto il mondo – in Italia Lo sceriffo di ferro arriverà solo nel 1976 per Longanesi, riesumato poi da Odoya nel 2013 – vedrà negli anni Trenta due riduzioni cinematografiche ufficiali: Amore alla frontiera (1934) e Gli indomabili (1939). L’operazione di prendere un personaggio realmente esistito e renderlo protagonista di un mito funziona alla grande, così quando Lake diventa anche sceneggiatore per il cinema attinge ad un altro mito: quello di Roy Bean.
The Law
West of the Pecos,
la legge all’ovest del Pecos: così era chiamato il giudice Roy
Bean (1825-1903), che non aveva altra autorità di esercitare quella
carica se non il suo carattere deciso e il consenso popolare. Visto
che la storia “ufficiale” sa poco di lui ed è costretta a
basarsi sulle leggende popolari, la leggenda ha terreno fertile e
così Stuart Lake può divertirsi a fare di Roy Bean ciò che vuole,
rendendolo più famoso del reale personaggio storico. In seguito, una
serie televisiva del 1956 dedicata al giudice Bean confermerà che la
leggenda ha superato la realtà, e cinema e televisione se lo
contenderanno spesso: l’Italia presenterà il suo Roy Bean in
All’ovest
di Sacramento
(1971), interpretato da Pierre Perret, ma è decisamente più famoso
il Roy Bean interpretato da Paul Newman ne L’uomo
dai 7 capestri
(1972) di John Houston, sceneggiato da John Milius. (Dove viene
spiegato che il paese si chiama Vinegarroon perché è il nome con
cui i messicani chiamano uno scorpione dal morso letale: curiosamente
il Vinegarroon è in realtà solo un ragno dell’ordine Thelyphonida
che assomiglia
a uno scorpione, e sebbene sia una creatura tropicale tra i suoi
habitat non sembra esserci il Messico!)
Lake dunque
scrive per la Samuel Goldwyn Company il soggetto del film The
Westerner
di William Wyler, che – con la sceneggiatura di Jo Swerling e Niven
Busch – esce nei cinema statunitensi il 20 settembre 1940:
arriverà in Italia nel settembre del 1947 con il titolo di L’uomo
del West.
(Girato in VHS per Panarecord, il 23 giugno del 2010 viene
trasportato in digitale dalla defunta Stormvideo, che lo rende quindi
oggi materiale per i mercati dell’usato.)
Interpretato
da un prolifico caratterista del genere come Walter Brennan – che
vincerà un Oscar per questo ruolo ma sarà maggiormente ricordato
per il suo ruolo di Stumpy, l’archetipico “vecchio del West”
nel cult Un
dollaro d’onore
(1959) – il giudice Roy Bean spadroneggia nella cittadina texana di
Vinegarroon: adoperando procedure e terminologia strettamente legali,
in realtà se la comanda mettendo in atto null’altro che giustizia
sommaria. Ma non fa questo perché è cattivo: per capirlo (semmai si
può capire un personaggio del genere) bisogna tenere conto del
periodo storico.
Roy Bean (Walter Brennan) |
In questa
situazione finisce invischiato Cole Harden (interpretato da Gary
Cooper e dal suo inseparabile sguardo vacuo nell’ultimo western
prima della guerra: solo a fine conflitto tornerà al genere, con Il
magnifico avventuriero)
che, di passaggio in città nel suo viaggio verso la California,
viene accusato di essere un ladro di cavalli. In realtà Cole ha
regolarmente comprato il cavallo da un venditore che, dopo, si
scoprirà essere un criminale: qualcosa di simile darà il via alla
trama di Impiccalo
più in alto
(1968). Per salvarsi dalla sicura condanna all’impiccagione, Cole
sfrutta l’unico punto debole del giudice Bean: la sua viscerale
passione per Lily Langtry... e anche qui la leggenda esplode.
La vera Lillie Langtry |
Torniamo al
povero Cole Harden in balia del burbero Roy Bean e in attesa della
sentenza. Capito che il giudice ha una passione per Lily Langtry,
Cole tenta il tutto per tutto e comincia a raccontare di quando ha
incontrato dal vivo l’attrice, divenendone addirittura amico: nella
sua casa a El Paso conserva una ciocca di capelli di Lily, e questo
fa impazzire il giudice Bean. Cole è salvo dunque per un capriccio
del giudice? Sì, ma non si può dire: in fretta e furia si scopre il
vero colpevole e il discorso finisce qui.
Cercando di
andarsene dal poco ospitale paesino, Cole incontra Jane Ellen
Mathews, interpretata da Doris Davenport. (Merita una parentesi il
fatto che l’attrice è stata appena scartata per il ruolo
protagonista di Via
col vento,
benché fosse tra le finaliste. Samuel Goldwyn, per consolarla, le
offre questo ruolo ma non ne rimane soddisfatto e la carriera
dell’attrice finisce qui.) Dalla ragazza Cole scopre che la sua
famiglia di coltivatori subisce mille angherie dagli allevatori senza
che alcuna legge li protegga. Quando un incendio distrugge la casa e
uccide papà Mathews (Fred Stone), Cole decide che è il momento di
prendere posizione in questa non dichiarata guerra civile: è ora che
gli allevatori stiano al loro posto e lascino spazio ai coltivatori,
che stanno arrivando sempre più numerosi dal nord per conquistare le
nuove terre.
Gary Cooper |
Si può
dire che l’irreprensibile e onesto giudice Bean sia fra gli
organizzatori dell’incendio della proprietà dei Mathews? Sì, e
viene detto chiaramente: questo ovviamente sancisce la fine della
quasi amicizia tra il giudice e Cole. Mentre l’agitazione in paese
cresce e le fazioni si preparano allo scontro, la resa dei conti
arriva quando Lily Langtry organizza in città un suo spettacolo.
Vestito di tutto punto con la sua divisa da sudista, il giudice Bean
si presenta a teatro per ammirare dal vivo la sua amata. È solo,
perché ha fatto comprare tutti i biglietti. È pronto ad ammirare la
donna a cui ha votato la sua vita, per cui ha rinunciato
all’integrità. Si alza il sipario. E c’è solo Cole Harden e la
sua pistola: è ora che i sudisti si ricordino chi ha vinto la
guerra.
Leggenda
vuole che il buono vincente sia misericordioso con il cattivo
perdente, così Cole esaudisce l’ultimo desiderio del giudice Bean
e lo porta nel camerino di Lily Langtry (interpreta da Lilian Bond),
la cui femminilità rimarrà per sempre negli occhi morti di Roy
Bean.
Il passato da “selvaggio West”, con la legge di frontiera e gli abusi dei più forti sui più deboli è un ricordo del passato: va tutto distrutto per lasciar spazio al nuovo che avanza. Le carovane dei coltivatori che vengono a colonizzare le terre degli allevatori è l’immagine che chiude il film e benedice – con il classico tono altisonante hollywoodiano – la nascita di quello Stato che ancora oggi chiamiamo Texas. È così che è andata? Non ha importanza, così come non importa che siano veramente vissuti il giudice Roy Bean (che morirà vent’anni dopo i fatti narrati dal film!) e l’attrice Lillie Langtry: ciò che verrà raccontato di loro, in romanzi, film e sceneggiati televisivi, è solo leggenda. Una delle tante leggende che hanno creato il West.
Il passato da “selvaggio West”, con la legge di frontiera e gli abusi dei più forti sui più deboli è un ricordo del passato: va tutto distrutto per lasciar spazio al nuovo che avanza. Le carovane dei coltivatori che vengono a colonizzare le terre degli allevatori è l’immagine che chiude il film e benedice – con il classico tono altisonante hollywoodiano – la nascita di quello Stato che ancora oggi chiamiamo Texas. È così che è andata? Non ha importanza, così come non importa che siano veramente vissuti il giudice Roy Bean (che morirà vent’anni dopo i fatti narrati dal film!) e l’attrice Lillie Langtry: ciò che verrà raccontato di loro, in romanzi, film e sceneggiati televisivi, è solo leggenda. Una delle tante leggende che hanno creato il West.
2 commenti:
Grazie per l'ospitalità ^_^
Grazie Mille a te Lucius per questo dono sublime! Mi casa es tu casa ;)
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