venerdì 3 luglio 2015

"Se sei vivo... restaci!" La sopravvivenza nei luoghi dei film western - Bear Grylls Ultimate Survaival. Stagione 1, Alaska.




     Ormai siamo in piena estate. Molti fortunati hanno la possibilità di allontanarsi dalle città. Molti fortunati hanno la possibilità di raggiungere zone da molto tempo sognate. No, non vi sto dicendo che il blog va in ferie. Scrivere per me non è un lavoro da cui staccarmi al primo calore, salvo imprevisti naturalmente. Grattiamoci  che è meglio.
 Magari ci saranno più recensioni di libri, soprattutto cartacei  e fuori edizione. Non sono un feticista della carta ma quando vado in escursione di tecnologico mi porto solo una torcia a manovella e il mio cellulare, che si distingue da un nokia 3310 solo per la presenza di una torcia... Le recensioni le scriverò a mano, sono un po' baudeleriano come direbbe l'amico Etruscus ;) Ma ciò mi aiuta a immedesimarmi con i miei adorati trapper, migliorando la mia mira quando vado a caccia di ranocchie e lumache. Se anche voi amate queste bestie ne approfitto per ricordarvi che ogni zona ha le sue regole per la raccolta di queste prelibatezze, in caso contrario sono multe molto salate.
 Qual'è quindi il fine di questo post? E cosa centra l'Otzi pronato? No, non vi sto invitando a visitare il Museo Archeologico dell'Alto Adige, anche se sarebbe una buona idea darci un'occhiata. Il fine è ricordarvi che per fare escursioni in alcuni luoghi è indispensabile conoscere dei rudimenti di sopravvivenza, anche se sieta a dieci km dalla civiltà. Potreste infatti subire una semplice distorsione alla caviglia e girare in tondo per giorni e giorni. Magari potreste fare la fine di Otzi ed essere ritrovati dopo cinquemila anni...
 Se avete quindi intenzione di visitare i luoghi che si sono prestati come location di film western, o delle sue derivazioni senza fare gli etichettatori compulsivi, seguite questa nuova rubrica intitolata "Se sei vivo... restaci!". Saranno semplici recensioni di alcune puntate di documentari Survival con inseriti alcuni approfondimenti sulla flora e la fauna.
 Con chi iniziare?



 Spero lo abbiate riconosciuto. E' l'uomo che vorremmo accanto in ogni situazione estrema, qualcuno lo vorrebbe anche in tempo di pace vero? State boni e bone! Lui è un mito. Lui è la salvezza, il Noè/Mosè dei dispersi. Lui è Bear Grylls!!!




     L'uscita de "L’avventura del grande Nord", disponibile in dvd dal 1 luglio, ma anche il caldo di questi giorni, mi ha fatto venir desiderio di neve, di freddo e di ghiaccio. Perché non cominciare quindi dall'Alaska, location adorata dagli appassionati di trapper e cercatori d'oro?
 In Alaska giungono ogni anno oltre un milione di turisti, oltre venti di questi perdono la vita.  Un motivo per non andarci... o magari per prepararsi adeguatamente vedendo Bear Grylls Ultimate Survaival: Stagione 1 Alaska.
 Bear Grylls viene lasciato sulle vette più alte dell'Alaska. Oltre alla santa trinità della sopravvivenza, coltello-bottiglia d'acqua-selce, il nostro eroe ha anche un paio di sci.
 Le valanghe uccidono ogni anno in Nord America circa quaranta sciatori. Bear Grylls ci spiega come verificare la compattezza della neve, evitando quindi di innescare una tragedia. Vi terrorizza l'incubo asfittico di finire sotterrati in una valanga? Che ne dite allora di percorrere un tunnel di ghiaccio? Questi vengono formati da rivoli di acqua che scorre al di sotto del ghiaccio. Anche se instabili, si possono spostare fino a diciotto metri al giorno, rappresentano comunque una buona scorciatoia. Se non si fa la fine del fecaloma congelato...



 Proprio il congelamento risulta essere un rischio particolarmente frequente negli allegri imprevisti che si possono verificare. A queste altitudini la temperatura può raggiungere i -60 °C. Vi inorridiscono i geloni? Non avete ancora visto nulla...
 Anche in questo clima rigido, caratterizzato da distese di neve e roccia, è possibile trovare qualche forma di nutrimento, come le uova di gabbiano. Continuando nella discesa aumentano anche le possibilità di trovare cibo. Le foreste infatti sono abitate da una ricca fauna.
 Tra i vari animaletti simpatici vi sono anche gli orsi, sia neri sia bruni. Importante risulta riconoscere i segni della loro presenza e allontanarli attraverso il rumore, se siete vicino alla prole il rumore avrà un effetto diverso...
 Anche la flora risulta generosa. Si possono trovare il ginseng, la patata eschimese e le  bacche di ciliegio tardivo (dette anche bacche di salmone).


 In America e in Canada è presente il ginseng americano (Panax quinquefolius). Anche questa varietà, come quella cinese, ha una radice carnosa di colore giallo ricca di principi attivi, saponosidi triterpenici e panaxiatrolo.
Le proprietà sono rappresentate da: incremento della resistenza fisica e della capacità di recupero, riduzione della glicemia, stimolazione sessuale. Ricordiamo, per quanto riguarda l'untimo punto, che molti stati vietano la zooerastia...
 Il ginseng ha anche una certa importanza nutrizionale. Esso contiene amido, oli essenziali, numerosi saliminerali ( magnesio, calcio, fosforo, ferro, ecc) e vitamine (soprattutto B1, B2 e C).


  La patata eschimese (Hedysarum alpinum, H. hedysaroides), detta anche patata indiana,è presente al margine di corsi d'acqua, strade, in collina e nei prati. Alta meno di un metro, presenta mazzi di fiori simili a quelli del basilico ma di colore rosa.
 Esistono specie di Hedysarum simili alla patata eschimese ma che presentano una certa tossicità, l'utilizzo quindi deve avvenire solo da parte di persone esperte. Il problema è rappresentato dal fatto che il tubero risulta utilizzabile in autunno, stagione in cui le caratteristiche della pianta appaiono meno evidenti. Sarebbe necessario segnare le piante in estate, quando le foglie risultano lisce e con vasi rilevabili sulla base. Metodica di certo non utilizzabile in caso di emergenza...



 Il ciliegio tardivo (Prunus serotina) può raggiungere anche i quaranta metri., presenta una corteccia bruna e foglie lanceolate, lunghe massimo quindici centimetri e larghe massimo cinque.
 Le bacche rossastre possono apparire quasi nere e con un diametro di circa un centimetro.
 La corteccia dell'albero rilascia, se graffiata, un riconoscibilissimo odore di mandorle amare. Si ritiene che il ciliegio tardivo rilasci acido cianidrico per inibire l'attecchimento di altre piante nelle vicinanza.
 La pianta è stata introdotta anche in Italia, dove raggiunge circa i quattro metri di altezza, massimo dieci.



Particolarmente generosi risultano i corsi d'acqua, popolati soprattutto da salmoni reali e salmoni rosa. Grylls ci mostra come costruire un arpione e, soprattutto, come usarlo. Mai  sushi è stato così fresco e più a buon mercato.



 Ma non si vive di solo cibo. Proprio per questo Grylls ci insegna a costruire un rifugio a mezza cupola, utilizzando dei rami di ontano e abete. Ma come proteggersi se si cade nelle congelate acque dell'Alaska? Guardate tutta la puntata è lo scoprirete, insieme a moltissime altre chicche imperdibili.




3 commenti:

Lucius Etruscus ha detto...

Splendida iniziativa: ci voleva, con questo assurdo caldo che opprime!
Se fossi uno che viaggia sicuramente andrei in posti di montagna... morendo un secondo dopo per qualche stupido incidente: farò tesoro della tua rubrica ^_^

Il Moro ha detto...

Il problema nel perdersi da qualche parte insieme a Bear Grills è che se gli viene fame è meglio che tu ti metta a correre... XD
Il Moro

Ivano Satos ha detto...

@Lucius Da leggere con una bella orzata ghiacciata che fa pendant con la neve. Cercherò di meritarmi la tua attenzione amicco ;)

@Moro Giustissimo! Che se poi mangia il ginseng americano il rischio è pure un altro... :)