I sensi di colpa sono come sirene impazzite che squarciano il tranquillo velo del sonno. Sirene che ti frustano a sangue mentre giaci nella sicurezza del tuo letto. Collins, ex capitano confederato, non riesce a seminare i suoi sensi di colpa. Non ci sarebbe riuscito neanche se avesse continuato a cavalcare ininterrottamente da quel fatidico 2 aprile del 1862.
Ma Collins non fugge solo dagli incubi di una guerra passata e da una purezza ormai persa...
Il terzo numero di Ken Parker ci mostra il dramma della Guerra Civile e la sua ombra tetra sulla restaurazione unionista. La melanconia sudista ricorda un po' quella descritta da Giorgio Ferroni in "Un dollaro bucato", ma essa rimarrà serrata su Collins e sul suo desiderio di espiazione. Intorno a lui, il sangue e il piombo si fonderanno in un'alchimia esplosiva con le fattezze di Ernest Borgnine e Lee Marvin.
2 commenti:
Le tue belle recensioni mi fanno venir voglia di ricominciare la saga di Ken... ;-)
Grazie mille Lucius. Pensa che a me sta venendo voglia di recensire Tex dal primo numero, ma cerco di trattenermi... ;)
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