Che cosa si intende con il termine lagniappe? Deriva dallo spagnolo ñapa e viene utilizzato unicamente in Louisiana. <<L'equivalente del tredicesimo panino nella "dozzina del fornaio">>, cosi ci risponderebbe il nostro amato Mark Twain. Lagniappe è il dono del commerciante, invece che arrotondare per difetto sul prezzo, egli decide di aggiungere n'anticchia di prodotto gratuito.
Ma può esser anche più creativo, si sa i bottegai son po' artisti. Avete presente il capello che trovate nel panzerotto fritto? Il sudore del kebabbaro che cola sul panino che vi sta riempiendo con TUTTO quello che c'è sul banco? Le sputacchie dell'oste che si siede a parlare con voi, mesciandole col vino che avete ordinato con l'acquolina in bocca? Le piattole della tipa rimorchiata al concerto dei Those Poor Bastards? E' tutto lagniappe al 100%!!!
Qual'è il lagniappe per uno scrittore? Che diavolo di domanda, delle opere gratuite naturalmente. Vi segnaliamo quindi alcuni ebook freedownload, di alcuni abbiamo già parlato nel blog. Buona lettura!
Moreno Pavanello - Attento Trinità... arrivano i vampiri! Avere un fratello che richiama i guai, tra furti e truffe a poker, è una
vera condanna se si finge di essere uno sceriffo modello. Perché un
motivo ci sarà se Bambino è disposto ad indossare la stella e a
sopportare un sindaco ansioso e iperfobico.
Trintà, in realtà, rappresenta una
semplice orticaria se confrontato a
certi personaggi che appaiono dal nulla nella tranquilla cittadina
custodita da Bambino. Improvvisamente spuntano cinesi, saltellanti come
uccelli, provvisti di zanne taglienti come bowie knife affilati sulle
chiappe di bisonti. Il problema è che anche a tagliarli a pezzetti, alla
maniera del caro vecchio Jack "Hatcher" Ireland, questi limoncelli
capitonano e continuano a muoversi e a dibatersi.
Ma dove c'è Trinità ci sono non solo guai ma anche donne. Proprio una
ragazza cinese sarà il tramite tra lui è una cultura millenaria
attraverso cui sarà possibile scoprire l'origine di queste creature
assurde.
Moreno Pavanello crea una stupenda fanfiction utilizzando due miti della nostra generazione. Lo chiamavano Trinità
stroboscopirà con fotogrammi improvvisi mentre leggeremo il racconto.
Vedremo Bud Spencer protendere il muso prima di scagliarsi su qualche
vittima e Terence Hill piroettare in acrobazie funanboliche o shakerare
un mazzo di carte.
La notte, descritta dal Moro, fonde weird west e spaghetti marziali in un abbraccio esilarante.
Se volete scoprire la genesi di questa folle opera qui l'autore ne descrive gli eventi fatidici. Per approfondire la natura dei vampiri cinesi, gli jiangshi, vi rimando all'articolo del Moro. Se volete sonorizzare adeguatamente sul tubo trovate la soundtrack di Lo Chiamavano Trinità.
Se volete ripagare Il Moro per questo suo regalo potete acquistare "Gladiator Kibernetes", ecco la sinossi: A duemila anni dalla fondazione di Roma, in un mondo dove qualcosa è
andato in modo diverso, Roma domina una tecnnologia oltre ogni
immaginazione. Ma a est le invincibili orde di Gengis Khan premono sui
confini. Nell'arena si ripete in piccolo il dramma che sta sconvolgendo il mondo. Un gladiatore contro un prigioniero mongolo. Carne contro metallo. Bionica contro microingegneria. All'ultimo sangue.Su Ucronia potete aprofondire il mondo creato dal Moro
versione mobi (Amazon)
versione per Google Play
versione epub (Bookrepublic)
Lucius Etruscus - Spaghetti marziali. Quando gli italiani inventarono il kung fu western. L'Italia, patria degli
spaghetti western, diviene anche tavola calda della loro contaminazione.
Tra i vali ibridi, come direbbe Abatantuono, vi sono gli spaghetti marziani.
Ma quale disturbo bipolare ha indotto la nascita di questo sottogenere? Lucius Etruscus, attraverso l'opera gratuita "Spaghetti marziali, quando gli italiani inventarono il kung fu western",
ci presenta l'evoluzione di questo strabico frutto. La cinematografia,
come tutta l'arte in generale, è piena di copia e incolla, stagionature,
lievitazioni, fermentazione e adulterazioni. Il figlio della colpa, di
queste accoppiate internazionaliste, è "Oggi a me... domani a te!" di
Tonino Cervi. Brett Halsey, noto in Italia soprattutto per la sua
partecipazione ad alcuni film di Bava e Fulci, interpreta un innocente
che ha pagato in carcere l'ingiusta accusa di aver ucciso la propria
moglie. Una volta libero decide di rintracciare il vero colpevole e di
fargliela pagare. Il cattivone non è il solito bandito messicano o il
soldato della Guerra Civile che ha rinnegato gli obblighi verso la
divisa. Il criminale è un giapponese con katana annessa. Mentre gli
spettatori si guardano stupiti chiedendosi <<Ku fu 'sto
limoncello?>>, una nuova figura comincia a danzare tra le italiche
pellicole. Questa figura, gentile o sadica in base alle necessità, è il
figlio dell'Asia mistica e marziale, ascetica e affamata, sfruttata e
crudele.
L'ondata dei film di arti marziali, i made in Hong Kong più estremi, innescherà una fortissima virata verso lo splatter.
L'Etruscus ci accompagna in uno strepitoso viaggio nel cinema
internazionale degli anni '60 e '70. Dall'Italia si passa all'America e,
infine, all'Asia del ventunesimo secolo che riprende un genere da noi
morto nel 1975. Fosse morto solo quello...
Qui potete scaricare il saggio di Lucius Etruscus.
Qui potete scaricare il saggio di Lucius Etruscus.
Volete ripagare l'Etruscus per questo saggio originale? In questa pagina troverete tutti i suoi lavori, ma anche i suoi numerosissimi blog. Io, sapendo il vostro amore per il western (in caso contrario che ca--- ci fate qui?), vi consiglio gli ebook della saga di Giona Sei-Colpi, weird western risorgimentale i cui ebook sono stati tutti recensiti in questa pagina. I vari volumi possono essere letti singolarmente, non è necessario cominciare dal primo volume e leggerli in maniera cronologica. Ecco la sinossi proprio del primo volume, "La notte dei risorti viventi": Roma, 1849. La neonata Repubblica Romana di Mazzini ha le ore contate:
dal suo esilio a Gaeta papa Pio IX ha chiesto aiuto alla Francia e
l’esercito del generale Oudinot sta per iniziare un assedio per
espugnare il colle Gianicolo. Perché chi controlla il Gianicolo,
controlla Roma. Questo è quanto ci dicono i libri di storia, ma quello
che nessuno sa è che gli insorti romani non hanno dovuto affrontare
solamente i soldati francesi... Questa è la storia, mai raccontata,
dell’ultima notte della Repubblica Romana: quando gli insorti
affrontarono... i “risorti”.
"Esiste un genere particolare di film che si potrebbe
chiamare tanto “d’assedio” quanto “di barricate”, ed indica una storia
che veda alcuni personaggi costretti in un singolo luogo da un nemico
che li circonda: le storie di questo genere non si focalizzano sul
nemico esterno bensì sui problemi interni al gruppo di protagonisti.
Questi infatti si ritrovano impegnati non già a resistere agli attacchi
del nemico esterno, bensì a fronteggiare il nemico interno: problemi di
razza, religione, politica, estrazione sociale e mille altre questioni,
unite alla paura e alla convivenza forzata, creano una situazione
esplosiva.Genere utilizzato dai registi più disparati e dalle
cinematografie più diverse, il viaggio del cinema d’assedio inizia
lontano nel tempo: quasi cento anni fa."
Nel 1929 esce infatti nelle sale Lost Patrol di Walter Summers, opera derivante dall'esperienza bellica vissuta in Mesopotamia da Philip
MacDonald. Il film rimane disperso a livello materiare e mnemonico ma
rappresenta il capostipite di un genere che sarà reso famoso da un'opera
che apparirà nelle sale pochi anni dopo, The Lost Patrol (1934)
di John Ford. Ford, con il suo realismo, traccia un punto di riferimento
per i successivi film che accenderanno un faro su un gruppo di uomini
posti ad affrontare una situazione ai limiti della sopravvivenza fisica e
psicologica. Si passa quindi a versioni western (Bad Lands,) risorgimentali (La pattuglia sperduta,), bolsceviche (Trinadtsat’,), isolane (Wake Island), desertiche (Sahara, Nine Men), filippine (Bataan)
L'opera
rappresenta non solo uno studio sulla cinematografia d'assedio ma anche
sull'evoluzione sociale dell'America. L'Etruscus ci mostra il passaggio
da un cast "all white", come in The Lost Patrol, alla rappresentazione della multirazzialità degli USA grazie al Sahara
di John Howard Lawson. Contemporaneamente, ci viene mostrato il clima
di caccia alle streghe avviato dal senatore Joseph McCarthy, aiutato dal
suo fido consigliere Robert (Bob) Kennedy. Dalla storia di un genere cinematografico all'evolusione sociale di uno stato con ancora la fobia dell'assedio.
Qui potete scaricare il saggio di Lucius Etruscus.
Qui potete scaricare il saggio di Lucius Etruscus.
Vi segnalo un'altra serie firmata dall'Etruscus, quella di Marlowe (no, non quel Marlowe) l'investigatore bibliofilo. Anche in questo caso i diversi ebook, di cui ho parlato qui, possono essere letti in maniera completamente indipendente. Se siete appassionati del "Re in giallo" e della serie "True Detective" potrebbe interessarvi l'ultimo ebook della serie, "True Marlowe e il Re in Giallo", ecco la sinossi: La realtà nasce sempre dalla fantasia, e quando l'investigatore
bibliofilo Marlowe è testimone di un delitto troppo "citazionista",
decide di battersi perché la verità venga a galla: un innocente è stato
accusato di omicidio semplicemente perché... una citazione non è stata
capita! Inizia un'indagine che porterà Marlowe a visitare le stelle nere
del collezionismo librario, dove per completare una collezione si può
anche uccidere, seguendo la scia di un libro che solo lui considera la
chiave per sciogliere l'enigma: "Il Re in Giallo" di Robert W. Chambers.
Se invece preferite un'altro saggio cinematografico, vi segnalo "Ninja. Un mito cine-letterario". Sinossi: Gli eventi “caldi” degli anni Cinquanta giapponesi spingono alcuni
autori a rispolverare una figura storica poco apprezzata, e anche poco
studiata, per trasformarla e distorcerla fino a creare un personaggio
immaginario totalmente slegato da quello storico. Il successo
dell’operazione, dichiaratamente faziosa, esplode e in pochissimo tempo
il fenomeno sfugge di mano agli stessi autori: nasce così quello che noi
ancora oggi chiamiamo ninja, del tutto alieno a ciò che nei più di
mille anni precedenti è stato per le cronache storiche. Contagiando i
media di USA, Cina e sud-est asiatico, e quindi anche l’Europa, il
fenomeno in pochi anni ha conquistato il mondo e ancora oggi la parola
“ninja” ha acquisito significato internazionale.
Questo saggio, assolutamente unico nel suo genere, ripercorre dati alla mano il contagio dell’idea nata fra un ristretto gruppo di scrittori ed esplosa in ogni forma di comunicazione - dalla TV ai fumetti, dai libri ai videogiochi, ma soffermandosi in maniera particolareggiata sul cinema, grande veicolo di contagio in questo caso - sottolineando ovviamente le differenze che ha assunto in ogni Paese in cui è arrivata. Per portare luce su un fenomeno ancora oggi pressoché ignoto per cui una spia ed assassino del Giappone medievale è diventato un eroe moderno e mondiale.
Il saggio è completato da una “Guida al cinema ninja internazionale”, una luce nell’ombra che ricopre un genere pluridecennale.
AAVV - Storie di frontiera. "Dentro 'Storie di frontiera' pulsano ben 11 racconti western in cui c’é l’avventura, ci sono le sparatorie, c’é l’amore, c’é il rancore, c’é la polvere, ci sono gli indiani, ci sono le praterie sconfinate ed i deserti assolati… c’é il west insomma!"
Con queste parole la redazione di farwest.it, mitico sito per chiunque sia appassionato di western, ha annunciato la pubblicazione del primo volume della nuova collana "Storie di frontiera".
Il volume è il simbolo di quanto in Italia la passione per il western non sia vissuta solo passivamente, ma anche in maniera attiva, grazie a persone che sfornano storie muschiose e dirompenti.
Tra i diversi scrittori, che hanno donato le proprie opere, vi è anche il nostro Moreno Pavanello, il cui amore per il western non si è certo atrofizzato dopo la pubblicazione di "Attento Trinità... arrivano i vampiri!" , ma splende ancora dalle pagine del suo blog. Basta leggere tutti questi articoli gustosi!
Il racconto del Moro si intitola Everglades e sarà un toccasana in queste giornate afose, dato che è ambientato nelle paludi delle Everglades. Se le zanzare e il caldo vi fanno uscire pazzi, provate a immaginare cosa sarebbe l'aggiunta di miasmi assassini, erbe che segano più di Ash, sanguisughe più esperte di Vampirella, una cappa asfittica e una marea di fango che ti afferra ai piedi peggio di una moglie seminata e ritrovata. Ma soprattutto ci sono i Seminole che ruggiscono molto più di una lurida zanzara tigre... Quello del Moro è un western molto particolare, da leggere tutto di un fiato!
Sul sito sono presenti altri ebook gratuiti, come Storie del West n°1-2 e Racconti del West n°1-2-3. E' inoltre disponibile il Dizionario dei film western scritto da Mario Raciti.
Vi ricordiamo che Mario Raciti è il curatore della collana "Ombre Bianche" edita dalla casa editrice Villaggio Maori. Ecco uno stralcio della presentazione che il Raciti ha fatto sul suo splendido blog Western Campfire: L’abbiamo chiamata “Ombre Bianche” perché la sto costruendo tutta intorno al West bianco, evitando quello degli Indiani che altre case editrici stanno già trattando, e ovviamente meglio di quanto potrei fare io.
Al momento il budget non permette ancora la possibilità di affidarsi a testi stranieri sotto copyright per cui sto gestendo la collana attraverso i lavori di libero dominio e le opere di autori italiani. Ciò non è per forza un ostacolo, anzi può essere un punto a favore perché ci sono un sacco di libri interessantissimi mai usciti in Italia, come per esempio le memorie degli uomini che vissero gli anni del West. È inoltre un buon “impedimento” per permettere agli scrittori italiani di cavalcare il genere, sia in narrativa che in saggistica, e proporci i loro lavori.
Attualmente, comunque, per Ombre Bianche ci sono in lavorazione/preparazione sei libri, di cui quattro saggi (tre stranieri in traduzione) e due di narrativa. Ma la fornace è sempre accesa e con l’editore si discute spesso di cosa Ombre Bianche potrà ospitare in futuro.
Questo saggio, assolutamente unico nel suo genere, ripercorre dati alla mano il contagio dell’idea nata fra un ristretto gruppo di scrittori ed esplosa in ogni forma di comunicazione - dalla TV ai fumetti, dai libri ai videogiochi, ma soffermandosi in maniera particolareggiata sul cinema, grande veicolo di contagio in questo caso - sottolineando ovviamente le differenze che ha assunto in ogni Paese in cui è arrivata. Per portare luce su un fenomeno ancora oggi pressoché ignoto per cui una spia ed assassino del Giappone medievale è diventato un eroe moderno e mondiale.
Il saggio è completato da una “Guida al cinema ninja internazionale”, una luce nell’ombra che ricopre un genere pluridecennale.
AAVV - Storie di frontiera. "Dentro 'Storie di frontiera' pulsano ben 11 racconti western in cui c’é l’avventura, ci sono le sparatorie, c’é l’amore, c’é il rancore, c’é la polvere, ci sono gli indiani, ci sono le praterie sconfinate ed i deserti assolati… c’é il west insomma!"
Con queste parole la redazione di farwest.it, mitico sito per chiunque sia appassionato di western, ha annunciato la pubblicazione del primo volume della nuova collana "Storie di frontiera".
Il volume è il simbolo di quanto in Italia la passione per il western non sia vissuta solo passivamente, ma anche in maniera attiva, grazie a persone che sfornano storie muschiose e dirompenti.
Tra i diversi scrittori, che hanno donato le proprie opere, vi è anche il nostro Moreno Pavanello, il cui amore per il western non si è certo atrofizzato dopo la pubblicazione di "Attento Trinità... arrivano i vampiri!" , ma splende ancora dalle pagine del suo blog. Basta leggere tutti questi articoli gustosi!
Il racconto del Moro si intitola Everglades e sarà un toccasana in queste giornate afose, dato che è ambientato nelle paludi delle Everglades. Se le zanzare e il caldo vi fanno uscire pazzi, provate a immaginare cosa sarebbe l'aggiunta di miasmi assassini, erbe che segano più di Ash, sanguisughe più esperte di Vampirella, una cappa asfittica e una marea di fango che ti afferra ai piedi peggio di una moglie seminata e ritrovata. Ma soprattutto ci sono i Seminole che ruggiscono molto più di una lurida zanzara tigre... Quello del Moro è un western molto particolare, da leggere tutto di un fiato!
Sul sito sono presenti altri ebook gratuiti, come Storie del West n°1-2 e Racconti del West n°1-2-3. E' inoltre disponibile il Dizionario dei film western scritto da Mario Raciti.
Vi ricordiamo che Mario Raciti è il curatore della collana "Ombre Bianche" edita dalla casa editrice Villaggio Maori. Ecco uno stralcio della presentazione che il Raciti ha fatto sul suo splendido blog Western Campfire: L’abbiamo chiamata “Ombre Bianche” perché la sto costruendo tutta intorno al West bianco, evitando quello degli Indiani che altre case editrici stanno già trattando, e ovviamente meglio di quanto potrei fare io.
Al momento il budget non permette ancora la possibilità di affidarsi a testi stranieri sotto copyright per cui sto gestendo la collana attraverso i lavori di libero dominio e le opere di autori italiani. Ciò non è per forza un ostacolo, anzi può essere un punto a favore perché ci sono un sacco di libri interessantissimi mai usciti in Italia, come per esempio le memorie degli uomini che vissero gli anni del West. È inoltre un buon “impedimento” per permettere agli scrittori italiani di cavalcare il genere, sia in narrativa che in saggistica, e proporci i loro lavori.
Attualmente, comunque, per Ombre Bianche ci sono in lavorazione/preparazione sei libri, di cui quattro saggi (tre stranieri in traduzione) e due di narrativa. Ma la fornace è sempre accesa e con l’editore si discute spesso di cosa Ombre Bianche potrà ospitare in futuro.
10 commenti:
Onorato di essere finito nel "lagniappe" del Kentucky ^_^
Con due saggi gratuiti e succosi come i tuoi, l'onore non può che essere il mio ;)
Due volte ci sono, mica bubbole! Onoratissimo!
Il Moro
@Il Moro L'onore è per chi ospita l'originalità e gli scrittori amanti del western ;) Bellissimo il racconto Everglades. Complimenti!!!
Con questo bel titolo Wertmulleriano davvero una grande abbuffata di pubblicazioni fra sentieri selvaggi e cacciatori di frontiera nelle pagine del vecchio West. Leggendo della sputacchiera mi chiedo se proprio il western ha delle icone imprescindibili, degli oggetti desueti, come in letteratura,(Francesco Orlando Gli oggetti desueti nelle immagini della letteratura) appunto la sputacchiera, il saloon, il tabacco da masticare ecc...
@Gioacchino Grazie mille Gioacchino. Io penso che nei racconti western vi siano elementi essenziali per il "viaggio", dei catalizzatori temporali che permettono al lettore di vivere il west e non limitarsi a leggerlo. Quelli che hai indicato sono appunto imprescindibili, fungono quasi da macchina del tempo, insieme alla tabacchiera indiana, al coltello Bowie, per non parlare poi di tutti gli elementi che compongono il fardello del trapper. Purtroppo molte opere western attuali, parlo soprattutto oltre oceano, tendono a eliminare questi elementi. Trasformano quindi l'opera western in un semplice libro d'azione in cui se togli il paesaggio del Moab e ci metti la brughiera puoi tranquillamente pensare a una storia di fuorilegge Irlandesi. Con le opere di L'Amour la differenza si sente ;)
Onorato e felice di essere stato citato :) Grazie mille e complimenti per il bellissimo blog!
@MarioRaciti Grazie Mille Mario!!! Onore e gioia sono miei, sia per averti citato sia per i tuoi complimenti!!! Il blog sarà sempre a tua completa disposizione per qualsiasi segnalazione inerente i tuoi progetti ;)
Grazie mille! Intanto metto il tuo blog tra i "friends" del mio ;)
Onore coi fiocchi!!! ;) Grazie ancora Mario :)
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