mercoledì 27 gennaio 2016

Maxi Zagor "Bersaglio: Bat Batterton!"







     Zagor e Cico si recano a New Rainbow City, in tempo per vedere una strana partita di football caratterizzata da una palla particolare. Questa palla antropomorfa è Bat Batteron, sotto le mentite spoglie del giornalista Dick Daily, che sta seguendo un'inchiesta particolarmente delicata. L'investigatore privato viene infatti cacciato via a pedate dai due saloon dirimpettai, proprio a causa delle sue continue domande riguardo alla misteriosa scomparsa di Bill Williamson.





 Bat Batteron è insopportabile con quel suo modo, non proprio velato, di cercare informazioni e manifestare contemporaneamente i propri sospetti, ma bisogna dire che anche New Rainbow City non è una città proprio normale. Essa è violentemente divisa tra i Mac Horn e i Mc Callack. Tra allevatori e agricoltori.
 Proprio su questo conflitto stava indagando il giornalista Bill Williamson, prima di svanire nel nulla. Bat, assunto dal padre dello scomparso, si è recato a New Rainbow, fingendo di essere un giornalista della stessa testata di Bill, nella speranza di carpire  qualche informazione. Dopo aver rischiato più di una volta la pelle, Bat ha deciso di farsi raggiungere da Zagor e Cico. Lo Spirito con la Scure decide quindi di scoprire i misteri che aleggiano su New Rainbow




 "Bersaglio: Bat Batterton!", partendo dal fratricidio di Abele e passando da un'iniziale inversione di Kurosawa, affronta uno dei più importante conflitti del West, quello tra allevatori e agricoltori. In "Verso la ferrovia", di Louis Lamour, abbiamo visto Tom Chantry, il protagonista del romanzo, ammirare quelle mandrie quasi infinite di bovini che lentamente andavano a sostituire i bisonti massacrati dall'uomo bianco. Con i suoi occhi melanconici, Tom riusciva a vedere il destino degli stessi cowboy, protesi, lentamente e inesorabilmente, verso la fine del proprio dominio sugli spazzi aperti, che sarebbero stati occupati da un numero esponenziale di pionieri, originando coltivazioni sempre più estese e delimitanti i percorsi utilizzati nel passato glorioso dell'allevamento. Tom presagiva quella contrapposizione che sarebbe diventata ormai manifesta in "Dark Canyon".
 In questo Maxi Zagor, viene utilizzata quindi una componente essenziale del Western, presente in moltissimi film,  fusa però con il conflitto tra clan familiari, con molti elementi dello scontro tra gli Hatfield e i McCoy. Il problema maggiore non è comunque l'utilizzo di un percorso ormai tracciatissimo, il western è anche questo, ma l'inserimento di variabili accessorie, perché sono proprio queste che differenziano il sapiente cesellaggio dalla minestra riscaldata, prevedibili e da una tendenza a voler allungare il brodo per raggiungere il formato maxi. Se la trama fosse stata utilizzata per un numero mensile di Zagor, sarebbe stata più accettabile, ma dopo una storia interessantissima come quella di "Il mostro di Philadelphia", questo Maxi risulta abbastanza debole.






2 commenti:

Lucius Etruscus ha detto...

Splendida analisi, ormai sei un "westernologo" a tutto tondo ;-)

Ivano Satos ha detto...

Grazie Lucius, troppo buono!!! ;)