lunedì 14 settembre 2015

Louis L'Amour - Il deserto di Yuma (Kid Rodelo)






     I cancelli della prigione di Yuma si aprono questa volta non per divorare carne viva, bensì membra già arrostite dal quel deserto che supera in bravura qualsiasi cacciatore di taglie. Il suo essere letale supera anche quei tre indiani yaqui, a cui ha consegnato la salma per premiare la loro pazienza di segugi e avvoltoi.
 Tom Badger è scosso da quel ritorno imprevisto di Isacher sotto forma di cadavere, ma in cuor suo quella morte risveglia un filo di speranza per la sua vita. Egli sa che il fuggitivo era atteso da una barca alla baia di Adoir. Una barca che si sarebbe presentata ogni giorno per due settimane di fila su quella baia, in attesa di uno o più uomini. Il comandante avrebbe imbarcato chiunque avesse trovato ad attenderlo, per poi trasportare quel carico umano a Mazatlan. Tutto senza fare domande. Ancora per tredici sere...
 Tom deve fuggire prima che passino quelle tredici sere. Cosa c'è di meglio di un socio per evadere? Joe Harbin fa al caso suo. La refurtiva di una rapina e la necessità di recuperarla, prima che lo faccia un "collega" uscito dalla porta principale del carcere, è un buon motivo perché Joe corra il rischio.
Anche Dan Rodelo, ormai uomo libero, ha un buon motivo per recuperare quella refurtiva, visto che è stato incarcerato ingiustamente per quel furto. In un certo senso è come se fosse anche sua.
 In questo romanzo L'Amour unisce ben tre elementi fondamentali non solo del genere western, ma di tutta la narrativa d'azione. La fuga dal carcere, il recupero della refurtiva e la caccia all'uomo sono standard adrenalinici che egli riesce a fondere in una trama avvincente. Una caccia all'uomo che dal deserto di Yuma arriva fino alle sponde della California.
 Sempre presente risulta comunque uno dei principi basilari delle opere di L'Amour, il desiderio di riscatto. Che sia un ranch, un terreno in concessione o il malloppo di una rapina, gli eroi delle sue opere cercano sempre di liberarsi da una condizione di emarginazione che spesso è stata a loro imposta. Un sogno per liberarsi da quell'ingiustizia che grava sugli uomini come il più terribile degli inferni.
 Il deserto diviene il vero protagonista dell'opera, un paesaggio mortale che si trasforma quasi in una deità pagana al cui culto si eleva Hat, uno spietato cacciatore di taglie yaqui  che vive in simbiosi con quel luogo di morte. Un sacerdote che diviene egli stesso divinità in grado di giudicare il suo Giobbe...

<<Rodelo sapeva che nella conclamata ferocia degli indiani si mescolava non tanto il desiderio di far soffrire il nemico tortulandolo quanto il desiderio di metterlo alla prova, di vedere sino a che punto poteva resistere. Per gli indiani, il coraggio, la resistenza fisica erano tutto. Da questa considerazione dei valori che, ai loro occhi, facevano l'uomo, nasceva il desiderio di mettere alla prova i nemici, per poterne apprezzare il coraggio e la virilità, per poter apprezzare il valore stesso della vittoria riportata.>>


Louis L'Amour - Il Deserto di Yuma (Kid Rodelo, 1966). 159 pagine, 1981 Oscar Western Mondadori, Arnoldo Mondadori Editore.





 Richard Carlson dirige nel 1966, sulla base della novella di Louis L'Amour, il film "Kid Rodelo". Gli interpreti principali, limitandoci a quelli citati nella recensione sono Don Murray (Kid Rodelo), José Nieto (Thomas Badger), Broderick Crawford (Joe Harbin) e José Villasante (Cavalry Hat). Il film è stato girato in Spagna, principalmente nei pressi di Madrid.







Luoghi: Deserto di Yuma; Prigione di Yuma; Gold City; Monti Gila; Raven's Buttle; Tinajas Altas; El Camino del Diablo; Deserto del Pinacate; Sierra Blanca; Sea Lion Bluff.


Frasi incapsulate:

<<Avete tempo tre secondi. Fra tre secondi faccio saltare la testa al magazziniere e poi ce la vediamo con voi due. Uno...>>

<<Quello ti ucciderà. Ne ha già ammazzati parecchi.>>
<<E prima o poi finirà che ammazzeranno lui... forse sarò io ad ammazzarlo.>>

<<Non mettere troppo alla prova la tua  fortuna. Bada che io ho almeno un vantaggio su di te.>>
<<Chi? Tu?>>
<<Io so quanto sei bravo con la pistola in mano, ma di me tu non sai niente.>>


Deserto di Yuma

Yuma Prison Cell Block

Tinajas Altas by George Steinmetz

El Camino del Diablo

Deserto del Pinacate

Sierra Blanca

Sea Lion Bluff.

4 commenti:

Lucius Etruscus ha detto...

Splendida chicca: quando di mezzo c'è il carcere di Yuma, è tutto più cazzuto :-P

Ivano Satos ha detto...

Grazie Lucius! Quando si esce da Yuma si è tutti un po' Sardaukar ;)

Massimiliano Riccardi ha detto...

Don Murray non riuscì mai a diventare una star ma fu comunque valorizzato come caratterista, questa è una prerogativa tutta americana,noi in italia valorizziamo solo i bellocci e le bellone. Primo esordio? Nomination agli oscar per fermata d'autobus con Marilyn Monroe. Bello rispolverare chicche da amatori del genere. Ottima operazione, bellissimo articolo.

Ivano Satos ha detto...

Grazie mille Massimiliano sia per aver ricordato una figura come Don Murray, molto distante dagli attori odierni, sia per i complimenti ;)