lunedì 7 settembre 2015

Dampyr - "Gli Implacabili" (137)







     Harlan Draka, il personaggio principale della serie,  è un dampyr, ovvero il frutto dell'incrocio tra una donna e un vampiro. Secondo le leggende slave, un dampyr è l'unico essere in grado di uccidere i Maestri della Notte e tutti quei lecchini infernali che girotondano sui loro ani cloacali.
 Harlan Draka è un dampyr, ma non pensate che sia un emo cachettico e depresso. Questo figlio del canino allegro è la vendetta dell'uomo contro le forze infernali.





 A condividere la sua guerra ci sono Tesla, non-morta sovversiva ribellatasi al servilismo verso il suo Maestro della Notte, e  Kurjak, un uomo della guerra che ha deciso di combattere solo per l'umanità.
 La serie è nata dalle menti feconde di Mauro Boselli e Maurizio Colombo. Gli autori di Dampyr, ma anche di Tex, Zagor, Mister No, Nick Raider... Dicevo, gli autori di Dampyr hanno voluto creare un vampiroide diverso dagli aristocratici vampiri castellani o dai teenager ipoormonali e micro sopraccigliati. Inoltre hanno voluto fondere questo mito antico con l'amore per l'azione e l'avventura. Numerosi sono i volumi in cui la sceneggiatura è curata dallo scrittore Samuel Marolla, di cui vi segnalo il fantastico racconto weird western "Luna Coyote", e la splendida intervista apparsa sul blog Nocturnia dell'amico Nick Parisi.

 Dopo questa ripassata possiamo finalmente parlare di una nuova avventura weird western del nostro Dampyr. Precisamente quella ospitata nel numero 137 dal frizzante titolo "Gli Implacabili".

 



      A Salar de Coipasa, in Bolivia, le trivellazioni per la ricerca di giacimendti di litio presentano non poche difficolta. No, non sto parlando di scioperi degli operai o bandidos che assaltano il fuorgone delle paghe. I problemi sono rappresentati da strane allucinazioni che colpiscono i lavoratori della compagnia mineraria. Allucinazioni con esiti anche tragici.
 Tutto è cominciato dopo il ritrovamento di un sale particolare... il Sale del Tio! Questo è un sale particolare  che veniva usato da pochissimi stregoni dell'altopiano al fine di vedere oltre la realtà. Un mezzo per parlare con i morti. Ma il sale non è un filantropo. Esso richiede sempre qualcosa in cambio.
 Dampyr, chiamato per indagare su quegli strani fenomeni, ritiene che dietro tutto questo ci possa essere un Maestro della Notte.



Assalti, sparatorie e inseguimenti hanno come sfondo uno dei luoghi più intrisi di sofferenza e sopraffazione del genere western, la miniera. In questo numero di Dampyr viene utilizzato proprio questo luogo di dolore e di speranza per sviluppare una storia bellissima. Una storia che penetra nel cuore più profonde del West fino a raggiungere qualcosa di più prezioso dello stesso oro per tutti coloro che amano il western, come gli stessi  Harlan e  Kurjak del resto. Tesla no, ma si sa come sono le donne... le loro sberle servono anche a svegliarci dai sogni!

2 commenti:

Lucius Etruscus ha detto...

Ah, altra splendida chicca: lo devo proprio rivalutare questo Dampyr, che finora ho intravisto solo per una citazione.scacchistica ;-)

Ivano Satos ha detto...

Una serie che ho amato moltissimo. All'inizio l'ho seguita in maniera costante, dopo alcune delusioni ho cominciato a prendere solo le storie che ritenevo più interessanti.