martedì 13 ottobre 2015

"Il mostro degli Hawkline" di Richard Brautigan. L'esilarante weird western di due killer e della loro missione in un castello stregato, tra alchimie e possessioni.







      Miss Hawkline è completamente nuda nella sua casa situata nell'est Oregon, mentre il fuoco proietta su quello splendido corpo le ombre degli strumenti musicali che invadono la stanza. Ombre che quasi ballano al ritmo degli ululati dei coyote.
 Proprio in quel momento Green e Cameron, due killer su commissione, stanno uccidendo un cinese a Chinatown, San Francisco. Ben presto le loro vite si incroceranno con quelle della ignuda dama dell'Oregon, ma non per ammazzare la bella Miss Hawkline. Lei ha un problema un po' delicato. Un problema che Green e Cameron possono risolvere.
 Il viaggio dei due sicari diviene uno studio antropologico e "geopolitico" in un'America delirante dove l'omicidio può derivare da un furto di galline o dal diritto a vivere delle pecore...
Non sono solo gli assassini di uomini e di pecore a rendere folcloristica l'America di Richard Brautigan. Ogni uomo incontrato è un'ostrica che nasconde una perla di follia, o una stalla di cavalli freak...
 Tutte queste eccentricità vengono contate e archiviate dalla mente di Cameron. Lui è il contabile ossessivo-compulsivo del gruppo. Che si tratti di spari, di gemiti orgasmici, di vomitate in aereo, impiccati, fori di proiettili su una croce o di qualsiasi altra cosa, lui la conta e la memorizza.
 Green e Cameron sono come uno Sherlock Holmes e un dott. Watson ottunti, le loro diatribe dialettiche originano associazioni verbali che farebbero disperdere in un vortice di connessioni lo stesso Freud.
 Anche i dialoghi con Miss Hawkline risultano assurdi. Una volta entrati in quella casa la pazzia che ha caratterizzato il viaggio diventa esacerbante. Quella casa, su cui soffia l'alito distorcente di una creatura soprannaturale, appare come la fusione tra il castello di "Frankenstein Junior" e quello di "Invito a cena con delitto".
 Paranoia, ilarità ed esperimenti si uniranno in una danza alchemica che risuonerà nelle fondamenta di ghiaccio di quel castello, regno incontrastato di una creatura in grado di controllare ogni cosa intorno a lei. Riusciranno Green e Cameron a porre fine a quella tirannia e a scoprire che diavolo di fine ha fatto il padre di Miss Hawkline?
"Il mostro degli Hawkline. Un western gotico" di Richard Brautigan, 204 pagine, 2008, Isbn Edizioni

  Hal Ashby progettò di trasformare il romanzo in un film, ma l'opposizione di Brautigan a qualsiasi variazione  a carico della sua sceneggiatura portarono l'idea in un vicolo cieco. Tim Burton cercherà di ripetere l'impresa di trattare con Brautigan, inserendo Clint Eastwood, al posto del Dustin Lee Hoffman voluto da Ashby, accanto a Jack Nicholson. Anche in questo caso il progetto naufraga.
  Il mostro degli Hawkline è una splendida satira sul controllo psicologico dell'individuo e sulla scienza trasformata nella nuova stregoneria. Richard Brautigan fu "ospite" dell'ospedale psichiatrico di Salem, lo stesso visitato da Jack Nicholson ma per motivi lavorativi, dopo aver preso a sassate una stazione di polizia. Uscì dopo due mesi stimolati da sedici sedute di elettroshock. Questa sua villeggiatura la dice molto su quanto fosse ostile a ogni forma di rieducazione, indipendentemente dalla diagnosi di schizofrenia paranoide
 Un fortissimo abbraccio Richard, dovunque siate ora tu e il proiettile che ti sei sparato in testa.






5 commenti:

Unknown ha detto...

Ecco questo è un film che avrei voluto vedere, peccato che sia naufragato... Cheers! ;-)

Ivano Satos ha detto...

Giustissimo Cassidy, sarebbe stato qualcosa di veramente fantastico! ;)

Lucius Etruscus ha detto...

Non conoscevo né l'autore né l'opera, ma sembra roba buona :-P

Obsidian M ha detto...

Una storia agghiacciante quella di questo autore. Non ne avevo mai davvero sentito parlare... occorre una ricerca e un r3ecupero... Grazie per la dritta!

Ivano Satos ha detto...

@Lucius Una bellissima opera Lucius, veramente esilarante. Brautigan era amico di Henry Fonda e di Sam Peckinpah, quindi era di casa nel western. La sua mente "libera" ha fatto il resto... ;)

@Obsidian Giustissimo Tom. Leggere quella storia divertentissima e poi la biografia che chiude il libro è qualcosa di veramente straziante. Grazie Mille a te Tom ;)