martedì 23 giugno 2015

"L’irresistibile country contaminato di Elle King" di Lucius Etruscus





Lucius Etruscus
L’irresistibile country contaminato
di Elle King


Solo pochi fortunati hanno avuto modo, per tre fugaci minuti, di ascoltare per radio una hit che non entrerà in nessuna classifica italiana e non sarà il “tormentone” dell’estate: io sono tra quei fortunati ascoltatori che, già alle prime note di Ex’s & Oh’s, si sono innamorati della voce squillante e allo stesso tempo ruvida di Elle King.
Non dev’essere facile essere figlia di Rob Schneider, attore comico caratterista che sin dagli anni Novanta abbiamo visto impegnato in imbarazzanti siparietti comici (o aspiranti tali), quindi non stupisce che Tanner Elle Schneider (classe 1989) abbia provvidenzialmente cassato primo nome e cognome e sia rinata Elle King: magari ufficialmente dirà che l’ha fatto per evitare favoritismi e clientelismi...
Sicuramente è stato un bel lancio entrare nella colonna sonora di Hot Pursuit (2015) – che in questi giorni esce in Italia con il solito titolo stupido che contraddistingue la nostra distribuzione: Fuga in tacchi a spillo – cantando un brano scritto dal grande Tom Petty, American Girl, e uno che è in pratica il tema del film: Catch Us If You Can. Ma questa è una King “tirata a lucido”, molto pop e ben calibrata sullo stile cinematografico. Nel 2012, quando è riuscita ad imporsi nel panorama musicale, era tutt’altro...


  

Nel video del suo primo single, Goodto be a Man, si presenta in veste di hillbilly, il classico campagnolo grezzo e ignorante dell’immaginario collettivo americano, con tanto di pupattola incinta al fianco, un’arma sempre a portata di mano e un banjo sotto le dita frementi. Tra una carezza al pancione della donna e una pizzicata al banjo, Elle King testimonia che «è bello essere un uomo, di questi tempi. Non mi rendo conto dei miei modi sgarbati e non mi sento in colpa per le cose terribili che dico.» Mentre il banjo friccica e ci ricorda i tempi di Un tranquillo weekend di paura, la King professa il suo sarcastico desiderio di essere un uomo, perché puoi bere fino a sfondarti, masticare tabacco e in generale fare quello che accidenti ti piace.


Elle King - Good to be a Man


Di tutt’altro genere è il suo single Ex’sand Oh’s, tratto dal recente album “Love Stuff” (2014). Stavolta la King è una mangiauomini ossessionata dai suoi fastidiosi ex amanti: «vogliono sempre venire ma non se ne vanno mai.» (Ci sarà mica un doppio senso?)
 Dal banjo minimalista si passa ad una sonorità esplosiva, ricca, densa, dove le sensazioni country rimangono sul fondo ma danno lo spirito a tutto il brano. «Sono del sud dell’Ohio, dove la gente vive in capannoni – racconta la King a “Vanity Fair” nel luglio del 2012. – Sono cresciuta ascoltando Hank Williams e Johnny Cash con mio nonno, e sono diventati parte di me. [...] Amo Etta James ed Aretha Fraklin, e Al Green e Otis Redding, e la vecchia scuola dell’R&B». Dal country al soul, dall’R&B al rock la cantante non si fa sfuggire nulla: Ex’s and Oh’s è appunto un sapiente mix corposo di vari stili.





«Ho avuto un ragazzo che ho trasformato in uomo, mostrandogli cose che neanche capiva, poi l’ho lasciato andare. C’è un tizio in California che maledice il mio nome, perché mi sono trovata un amante migliore in Inghilterra, finché anche lì me la sono squagliata. Uno, due, tre: vogliono tutti tornare da me, perché non troveranno mai una ragazza migliore di me.» La King si diverte a ritrarsi “sciupa-maschi” e a lamentarsi di essere “infestata” dagli ex, che come fantasmi vogliono rimanere da (in) lei e fare tutto ciò che vogliono.
Di questo brano esistono due videoclip molto diversi: uno, dove recita la cantante stessa, è molto trash ma in fondo divertente come una commedia scollacciata:


Elle King - Ex’s and Oh’s

Un altro invece che è un piccolo gioiello di grafica e di animazione, decisamente più elegante:


Elle King - Ex's & Oh's


Consigliata l’esecuzione dal vivo del pezzo al “Today Show” il 18 febbraio 2015

 

L’album “Love Stuff” è tutto da ascoltare e riascoltare, gustandosi fino in fondo la voce particolarissima di Elle King, che sa essere ruvida e sensuale, lanciarsi in ballate country e in tristi blues, cantare di storie d’amore quanto di avventure frivole, che sa riempirci il cuore fino a farci cadere là... dove il diavolo non arriva, per citare la strepitosa ballata che apre l’album.

Elle King - Where The Devil Don't Go


Chiudo con una piccola delizia. Nel 2010, non ancora cantante di successo, una ventunenne Elle King esegue la mitica Ain’t No Sunshinedi Bill Withers con solo voce e chitarra acustica, come se fosse una cowgirl davanti ad un falò: imperdibile!

Elle King plays "Ain't No Sunshine"




 Lucius Etruscus è vice-curatore di ThrillerMagazine e redattore di SherlockMagazine, gestore del database “Gli Archivi di Uruk” e di vari altri blog, come “Fumetti Etruschi” (recensioni di fumetti di ogni genere), “Il Zinefilo” (dedicato al cinema di serie Z), il “CitaScacchi” (citazioni scacchistiche da ogni forma di comunicazione) ed altri ancora. Scrive saggi su riviste on line, ha partecipato (sia come giuria che come autore) al romanzo corale “Chi ha ucciso Carlo Lucarelli?” (Bacchilega Editore) e su ThrillerMagazine ha raccontato le indagini del detective bibliofilo Marlowe... non “quel” Marlowe, i cui retroscena (ed altro ancora) sono narrati nel blog “NonQuelMarlowe”.





2 commenti:

Lucius Etruscus ha detto...

Grazie dell'ospitalità, carissimo ^_^

Ivano Satos ha detto...

E' sempre un onore ospitare i tuoi originalissimi articoli Amicius ;)