Lucius
Etruscus
L’irresistibile
country contaminato
di Elle King
di Elle King
Solo pochi
fortunati hanno avuto modo, per tre fugaci minuti, di ascoltare per
radio una hit
che non entrerà in nessuna classifica italiana e non sarà il
“tormentone” dell’estate: io sono tra quei fortunati
ascoltatori che, già alle prime note di Ex’s
& Oh’s,
si sono innamorati della voce squillante e allo stesso tempo ruvida
di Elle King.
Non
dev’essere facile essere figlia di Rob Schneider, attore comico
caratterista che sin dagli anni Novanta abbiamo visto impegnato in
imbarazzanti siparietti comici (o aspiranti tali), quindi non
stupisce che Tanner
Elle Schneider
(classe 1989) abbia provvidenzialmente cassato primo nome e cognome e
sia rinata Elle
King:
magari ufficialmente dirà che l’ha fatto per evitare favoritismi e
clientelismi...
Sicuramente
è stato un bel lancio entrare nella colonna sonora di Hot
Pursuit
(2015) – che in questi giorni esce in Italia con il solito titolo
stupido che contraddistingue la nostra distribuzione: Fuga
in tacchi a spillo
– cantando un brano scritto dal grande Tom Petty, American
Girl,
e uno che è in pratica il tema del film: Catch
Us If You Can.
Ma questa è una King “tirata a lucido”, molto pop e ben
calibrata sullo stile cinematografico. Nel 2012, quando è riuscita
ad imporsi nel panorama musicale, era tutt’altro...
Nel video
del suo primo single, Goodto be a Man,
si presenta in veste di hillbilly,
il classico campagnolo grezzo e ignorante dell’immaginario
collettivo americano, con tanto di pupattola incinta al fianco,
un’arma sempre a portata di mano e un banjo sotto le dita frementi.
Tra una carezza al pancione della donna e una pizzicata al banjo,
Elle King testimonia che «è bello essere un uomo, di questi tempi.
Non mi rendo conto dei miei modi sgarbati e non mi sento in colpa per
le cose terribili che dico.» Mentre il banjo friccica e ci ricorda i
tempi di Un
tranquillo weekend di paura,
la King professa il suo sarcastico desiderio di essere un uomo,
perché puoi bere fino a sfondarti, masticare tabacco e in generale
fare quello che accidenti ti piace.
Elle King - Good to be a Man |
Di
tutt’altro genere è il suo single Ex’sand Oh’s,
tratto dal recente album “Love Stuff” (2014). Stavolta la King è
una mangiauomini ossessionata dai suoi fastidiosi ex amanti:
«vogliono sempre venire ma non se ne vanno mai.» (Ci sarà mica un
doppio senso?)
Dal banjo
minimalista si passa ad una sonorità esplosiva, ricca, densa, dove
le sensazioni country rimangono sul fondo ma danno lo spirito a tutto
il brano. «Sono del sud dell’Ohio, dove la gente vive in capannoni
– racconta la King a “Vanity Fair” nel luglio del 2012. –
Sono cresciuta ascoltando Hank Williams e Johnny Cash con mio nonno,
e sono diventati parte di me. [...] Amo Etta James ed Aretha Fraklin,
e Al Green e Otis Redding, e la vecchia scuola dell’R&B». Dal
country al soul, dall’R&B al rock la cantante non si fa
sfuggire nulla: Ex’s
and Oh’s
è appunto un sapiente mix corposo di vari stili.
«Ho avuto
un ragazzo che ho trasformato in uomo, mostrandogli cose che neanche
capiva, poi l’ho lasciato andare. C’è un tizio in California che
maledice il mio nome, perché mi sono trovata un amante migliore in
Inghilterra, finché anche lì me la sono squagliata. Uno, due, tre:
vogliono tutti tornare da me, perché non troveranno mai una ragazza
migliore di me.» La King si diverte a ritrarsi “sciupa-maschi” e
a lamentarsi di essere “infestata” dagli ex, che come fantasmi
vogliono rimanere da (in) lei e fare tutto ciò che vogliono.
Di questo
brano esistono due videoclip molto diversi: uno, dove recita la
cantante stessa, è molto trash
ma in fondo divertente come una commedia scollacciata:
Elle King - Ex’s and Oh’s |
Un altro
invece che è un piccolo gioiello di grafica e di animazione,
decisamente più elegante:
Elle King - Ex's & Oh's |
Consigliata
l’esecuzione dal vivo del pezzo al “Today Show” il 18 febbraio
2015
L’album
“Love Stuff” è tutto da ascoltare e riascoltare, gustandosi fino
in fondo la voce particolarissima di Elle King, che sa essere ruvida
e sensuale, lanciarsi in ballate country e in tristi blues, cantare
di storie d’amore quanto di avventure frivole, che sa riempirci il
cuore fino a farci cadere là... dove il diavolo non arriva, per
citare la strepitosa ballata che apre l’album.
Elle King - Where The Devil Don't Go |
Chiudo con
una piccola delizia. Nel 2010, non ancora cantante di successo, una
ventunenne Elle King esegue la mitica Ain’t
No Sunshinedi Bill Withers con solo voce e chitarra acustica, come se fosse una
cowgirl
davanti ad un falò: imperdibile!
Elle King plays "Ain't No Sunshine" |
Lucius Etruscus è vice-curatore di ThrillerMagazine e redattore di SherlockMagazine, gestore del database “Gli Archivi di Uruk” e di vari altri blog, come “Fumetti Etruschi” (recensioni di fumetti di ogni genere), “Il Zinefilo” (dedicato al cinema di serie Z), il “CitaScacchi”
(citazioni scacchistiche da ogni forma di comunicazione) ed altri
ancora. Scrive saggi su riviste on line, ha partecipato (sia come giuria
che come autore) al romanzo corale “Chi ha ucciso Carlo Lucarelli?”
(Bacchilega Editore) e su ThrillerMagazine ha raccontato le indagini del
detective bibliofilo Marlowe... non “quel” Marlowe, i cui retroscena
(ed altro ancora) sono narrati nel blog “NonQuelMarlowe”.
2 commenti:
Grazie dell'ospitalità, carissimo ^_^
E' sempre un onore ospitare i tuoi originalissimi articoli Amicius ;)
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