mercoledì 16 marzo 2016

Zagor: "I Due Sosia" n°5; "La Lancia Spezzata" n°6; "Il Popolo Della Palude" n°7







"I Due Sosia" n°5

(continua dal numero precedente) Lo stratagemma, ideato da Simons e Kleber, ha portato i suoi frutti. Il sosia di Zagor è alla guida del calesse con le paghe di tutti i soldati della regione. Unico problema è la presenza di un soldato di scorta. Sarebbe più corretto dire che era un problema...




 Come profetizzato da Kleber, Zagor viene ritenuto responsabile del furto, quindi arrestato e condotto al forte. Riuscirà il nostro eroe a dimostrare la sua innocenza?


L'impronta misteriosa. Zagor e Cico sono impegnati in una battuta di caccia in canoa, quando improvvisamente si ritrovano appiedati a causa di un alce che distrugge la loro imbarcazione. Zagor decide di raggiungere la capanna di Jess Holeg, ma che argomento utilizzare per convincere un Cico inzuppato e infreddolito?




 Quando la coppia raggiunge la capanna, una scena inquietante si apre innanzi a loro.




 I sospetti a carico di un orso cadono subito, grazie all'arrivo del fratello di Jess. Egli riferisce del ritrovamento di una considerevole quantità di oro, trovata dai due fratelli sul greto di un fiume. Oro che risulta scomparso.
 Mentre si recano dallo sceriffo di Green Wood, il terzetto si imbatte in uno zingaro esperto nell'addomesticare animali feroci. Zagor, insospettito dal comportamento del nomade, decide di indagare, attirando su di se l'ira dello straniero...


Il mistero degli uomini scomparsi. (continua sul prossimo numero) Mentre Zagor tenta di far fare un po' di esercizio fisico a quel panzone di Cico, una drammatica notizia oscura la spensieratezza dei nostri due amici. Attraverso il guerriero Nakuta, figlio di Lupo Nero, Zagor viene a conoscenza delle misteriose scomparse a carico di giovani pellerossa delle diverse tribù che popolano Darkwood.



Proprio il nostro messicano sarà testimone di un sequestro...






"La Lancia Spezzata" n°6


(continua dal numero precedente)  Cico, intento a pescare alcuni salmoni con il guerriero Nakuta, viene sequestrato insieme al pellerossa da alcuni fuorilegge.
 Zagor, rimasto al villaggio Cayuga per parlare con Lupo Nero, viene informato riguardo ai colpi di arma da fuoco provenienti dal luogo in cui Cico e Nakuta erano intenti a pescare. Giunto sul luogo, Zagor si rende conto, attraverso le numerose tracce presenti, che i due sono stati rapiti.
 Dopo aver perso le tracce dei rapitori, Zagor riesce, grazie a un colpo di fortuna, a scoprire il fine di quei misteriosi rapimenti.





 La lancia spezzata. Nel cuore della notte, Zagor e Cico hanno un brusco risveglio. Una strana voce ripete il nome di Zagor, accompagnandolo con il grido di guerra dei Delaware. La perlustrazione della palude permette di scoprire una lancia spezzata disposta a croce, tipico simbolo di vendetta per i Delaware. Zagor decide di recarsi al villagio della tribù per chiarire la fondatezza del messaggio.
 Contemporaneamente, nel villagio degli Uroni, il guerriero Nakawa, responsabile di rito notturno, aizza gli animi dei membri della tribù. Egli si basa sulla profezia di Nemis, la quale sostiene che quando l'urlo di guerra dei Delaware, proferito da colui che è stato reso orfano dallo Spirito con la Scure, gelerà il sangue di Zagor, ciò costituirà l'inizio del tramonto del suo potere.




I pellerossa, non più inibiti dal terrore provato verso Zagor, diffondono il loro odio e la loro sete di sangue lungo le fattorie che sorgono nella zona. Zagor tenterà in tutti i modi di porre termine a questo massacro.





 "Il Popolo della Palude" n°7


(continua dal numero precedente) Zagor riesce a interrompere l'assalto a Fort Henry da parte degli Uroni e a riappacificarsi con Nakawa.
 Proprio a Fort Henry, lo Spirito con la Scure ascolta le preoccupazioni di Pat il Cacciatore riguardo la scomparsa del vecchio Moses, trapper che si reca sempre al forte a fine stagione di caccia. Non avendolo ancora visto, Pat comincia a preoccuparsi. Zagor, recatosi alla capanna del trapper e trovandola vuota, chiede informazioni ad alcuni indiani, questi gli indicano la Città di Pietra che sorge sulle Colline Fumanti, oltre le sorgenti del Fiume d'Argento. Lì si è recato il vecchio cacciatore per scambiare le pelli.
 La zona indicata risulta pressoché inesplorata, a causa della presenza di molti acquitrini e per la scarsità di selvaggina. Zagor e Cico, dopo essere sfuggiti a diversi pericoli, giungono ai margini della palude appena in tempo per ascoltare una conversazione importantissima...




 Per Zagor sarà una corsa contro il tempo per scoprire se il prigioniero bianco è lo scomparso Moses, ma sarà anche un viaggio indietro nel tempo...





L'idolo oneida. (continua sul prossimo numero) Zagor e Cico sono accampati a 50 miglia a nord del Blue River, in attesa di raggiungere le sorgenti del Salmon River. Mentre Zagor va a caccia di un alce, Cico, stremato dalla fame, scopre un idolo con alcune offerte poste sul piedistallo.  La vista di quel cane bianco che polverizza le offerte al totem solitario, scatena l'ira dei cacciatori oneida.
Tornato al campo ormai vuoto, Zagor capisce immediatamente che il suo amico si è cacciato in qualche guaio...




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