domenica 15 novembre 2015

"Odia il prossimo tuo" di Ferdinando Baldi






     Bill Dakota chiede aiuto agli abitanti di San Antonio per salvare la sua vita e quella della moglie e del figlio. La sua famiglia è inseguita da Gary Stevens (George Eastman), un crudele criminale. Gli abitanti si rifugiano nelle proprie abitazioni al suono di quel nome agghiacciante. Lo sceriffo, che riconosce Bill in quanto ricercato, gli volta le spalle e si chiude nel suo ufficio.
 Bill, ormai consapevole del suo destino, viene accerchiato da Stevens e dai suoi uomini. Sperando di salvare la vita dei suoi cari, egli consegna la mappa al fuorilegge. Il tentativo della moglie di gettare il fucile al marito scatena il massacro dei due coniugi.
 Pat (Claudio Castellani), il figlio di Bill, si affaccia da carro. Egli osserva i corpi dei suoi genitori ormai senza vita. Il becchino lo allontana da quel teatro di sangue, improvvisando in seguito un corteo funebre per trasportare le salme al cimitero. Proprio qui vengono intercettati da Ken Dakota (Spiros Focás), fratello di Bill.
 Ken conduce il piccolo alla sua fattoria, dove viene raggiunto da Peggy (Nicoletta Machiavelli) che prenderà in custodia il bambino. Per quale motivo non rimane con lo zio Ken? Il fatto che stia controllando i fucili ci illumina sulle sue intenzioni.
 Ken si reca da Duke (Roberto Risso), il becchino che ha salvato il nipote, per pagare il debito del funerale. Un'altro debito deve essere però sanato, egli chiede infatti informazioni sullo sceriffo, colpevole di aver voltato le spalle al fratello nel momento del bisogno. Recatosi al saloon, dove lo sceriffo sta giocando a carte, Ken gli rinfaccia il suo comportamento vile. Ne nasce una scazzotata in cui, dopo due minuti e ventotto secondi, lo sceriffo finisce KO.
 Dopo la discussione con lo sceriffo, Ken chiede a Duke informazioni su Stevens, questi decide di seguire il ragazzo in Messico alla ricerca del fuorilegge.




 I ricchi yankee sono persone eccentriche, amano gli sport particolari. Violenti. Sport che possono aiutarli ad immedesimarsi negli imperatori romani. Mrs. Malone adora il combattimento tra peones armati di un particolare artiglio biforcuto. A colui che resta in piedi, viene consegnata una pistola con un solo proiettile. Egli potrà sparare solo tre volte, dopo aver fatto ruotare ogni volta il tamburo, all'uomo che è a terra ferito. Nel caso in cui partisse il colpo, egli sarebbe un uomo libero, in caso contrario verrebbe ammazzato a fucilate da una guardia.




 Proprio con questo gentiluomo si mette in affari Gary Stevens. Una società al 50% dove Stevens metterà la mappa della miniera, divisa equamente in due parti tra i contraenti, mentre Mrs. Malone metterà i soldi e la protezione politica. Mettere i soldi è un eufemismo, poiché Stevens dovrà sì prelevarli dalla banca di proprietà di Mrs. Malone, ma attraverso una rapina e non un assegno. Alla fine i soldi li metterà l'assicurazione.
 La rapina viene effettuata proprio dopo l'arrivo di Ken e Duke in città. Il problema però non sono i due forestieri, bensì i soldati dell'esercito le cui fucilate falciano i rapinatori. Stevens è comunque fortunato visto che viene arrestato.
Forse la morte sarebbe stata più misericordiosa. Egli viene infatti condotto nei pressi della miniera, dove Mrs. Malone gli riserva un trattamento speciale per farsi consegnare l'altra metà della mappa. Essere sospeso dai piedi, al di sopra di una fossa popolata di serpenti, non è una situazione piacevole, ma se dei topi divorano lentamente quella corda la situazione si complica ulteriormente...



Ferdinando Baldi dirige uno spaghetti western in cui risplendono i tipici elementi del genere, ovvero la vendetta e la follia sadica, pur presentando alcuni legami con quello d'oltreoceano. La vendetta, come spesso avviene nei western all'italiana, diviene un percorso in cui giovinezza e vecchiaia camminano al passo, trattenendosi e spronandosi a vicenda.
 George Eastman (alias Luigi Montefiori) assolve pienamente al ruolo di criminale egoista e pronto a tutto, divenendo il vero personaggio principale grazie al suo carisma.
 L'umorismo di certo non manca, anche se risulta più efficace quello velato, come il giudice frettoloso che entrando in tribunale sembra il Bianconiglio, rispetto a quello più manifesto di Duke.
 I difetti sono rappresentati da una periodica induzione alla disattenzione e il giocare con la violenza senza raggiungerne l'apice. Un film comunque da vedere, soprattutto per alcune perle di ingegneria sadica.




6 commenti:

Lucius Etruscus ha detto...

Ammazza che "robba forte"! Lo scontro dei peones è terribile: incredibile che il film, come evinco dal logo, sia stato trasmesso da una rete "per famiglie" come Super3!

Ivano Satos ha detto...

Le torture sono tecnicamente molto sadiane, peccato che la violenza non arrivi fino in fondo. Un bel film comunque, anche se avrei sforbiaciato qualcosa. Ho happena letto il motto della rete: "Super 3, La TV amica di famiglia"... ;)

Lucius Etruscus ha detto...

Se non ricordo male, all'epoca il ritornello cantava "Super3, la TV per tutti e tre", ipotizzando un pubblico familiare mono-figlio. Probabilmente i tecnici rella rete, stufi del buonismo zuccheroso dei programmi per bambini, si sono vendicati con western sadico :-D

Ivano Satos ha detto...

Probabilmente come i tecnici Rai che mandarono in onda Hard Bounty - Taglia che scotta ... ;)

Lucius Etruscus ha detto...

Ahahahah giusto! C'è un complotto di tecnici spietati :-P

Ivano Satos ha detto...

Il Progetto Mayhem è realtà!!! ;)