Brad Barron è una serie bonelliana nata dal desiderio di onorare la fantascienza degli anni '50,
quella fantascienza il cui sguardo era volto al cielo e in attesa
paranoica di un invasione aliena, già avvenuta comunque per il senatore
McCarthy... La serie è frutto anche dall'autodeterminazione a guarire
dalla sindrome della "Series Ainterruptus". La sua durata viene
infatti fissata a diciotto albi mensili, a cui si aggiungeranno quattro
numeri speciali.
La
Bonelli, consapevole della crisi dell'editoria, decise quindi di creare
dei numeri agili che potevano anche essere letti in autonomia, fornendo
quindi i punti essenziali della storia nelle pagina introduttiva di ogni
numero.
L'intera serie può essere vista come un omaggio alle riviste pulp, lo stesso Brad Barron è ricalcato sull'eroe di queste storie. Storie i cui generi si fondono e si legano. Non ci sarà solo la fantascienza in questa serie, vivremo infatti incursioni nell'horror, nell'hard boiled e nel western.
Proprio al genere western sono dedicati molti volumi della serie, ad ognuno di essi dedicheremo una recensione. Oggi parleremo del n°03 intitolato "Terra Perduta" e pubblicato nel luglio del 2005. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Tito Faraci, i disegni di Giancarlo Caracuzzo.
L'intera serie può essere vista come un omaggio alle riviste pulp, lo stesso Brad Barron è ricalcato sull'eroe di queste storie. Storie i cui generi si fondono e si legano. Non ci sarà solo la fantascienza in questa serie, vivremo infatti incursioni nell'horror, nell'hard boiled e nel western.
Proprio al genere western sono dedicati molti volumi della serie, ad ognuno di essi dedicheremo una recensione. Oggi parleremo del n°03 intitolato "Terra Perduta" e pubblicato nel luglio del 2005. Il soggetto e la sceneggiatura sono di Tito Faraci, i disegni di Giancarlo Caracuzzo.
Brad Barron è sulla strada per il Kentucky, ma il desiderio di far il pieno allo stomaco e al serbatoio lo portano alla cittadina di Mood River. Qual'è la capacita tipica di un eroe? Quella di ficcarsi nei guai naturalmente, altrimenti come si può dimostrare la propria natura altruistica. Ecco cosa si presenta ai suoi occhi...
ecco ciò che ne resta...
Il nostro eroe viene invitato dalla
Questi due trogloditi aspirano infatti alle grazie di Ellen, per loro un rifiuto non è ammissibile. Barron dovrà proteggere quella famiglia che lo ha ospitato con fiducia e affetto, contemporaneamente però dovrà tenere conto di quel terreno selvaggio in cui ad essere allevati non sono solo vitelli e buoi. In una campagna in cui la flora e la fauna sono impazziti, anche l'agraria diviene una scienza estremamente sperimentale, e i cowboy non calzano sempre stivali e speroni...
In questo omaggio al "Cavaliere della valle solitaria", la famiglia è al centro di tutta la storia, con i suoi legami e i suoi complessi. Barron, che ancora vive dentro di se il vortice della perdita e della speranza, cercherà in tutti i modi di non corrompere i suoi principi e di salvare gli affetti altrui, nonostante la deriva che avrà questa sporca faccenda!
2 commenti:
Ammazza che chicca che hai stanato! Giuro che mai avrei immaginato che quella serie avesse elementi Weird Western: sei un vulcano ^_^
Grazie mille ragazzi! E' una serie che ho letto con piacere alcuni anni fa. A essere sinceri mi ricordavo solo un episodio weird western. Cercandolo ho notato che erano ben tre. Un bel fumetto puro e semplice. Da leggere sotto le coperte con una torcia e fingere di essere dei ragazzi degli anni '50. Anche se forse, alla nostra età, potremmo rischiare una leggera dispnea ;)
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