mercoledì 20 maggio 2015

"Lampi di Gloria", il volume della Marvel dove risorgono i Kid anni '60 e dove il Punitore compie la sua vendetta western!





Questo volume della Marvel Comics è stato pubblicato nell'agosto del 2000, esso raccoglie due comic books, Blaze Of Glory e A Man Named Frank.


Lampi di Gloria: L'Ultima Cavalcata degli Eroi Western

     1885. Reno Jones è uno schiavo liberato. Vive insieme alla moglie e al figlio a Wonderment, piccola città che sorge in una valle nel sud-ovest del Montana. In queste case di legno ex schiavi e bianchi vivono pacificamente. Fino a una notte troppo oscura.
 Una notte il diavolo scende sulle loro vite, con la velocità dei puledri infernali e con la violenza delle furie dell'Ade. Fiamme e piombo dominano la città per un'intera notte. Un incubo che si ripeterà al di là dei successivi tramonti, quando l'oscurità accoglierà il regno dei Nightrider. Quando le case bruciano e la gente viene linciata.




 La popolazione è troppo variegata ed amica dei pellerossa per ricevere aiuto dall'esercito, decidono quindi di assoldare dei pistoleri. Ma quando l'inferno spalanca le sue porte gli uomini non possono nulla. Contro i demoni dell'inferno solo gli eroi possono alzare i capo. Ecco i loro nomi: Kid Due Pistole; Kid Colt il fuorilegge; Rawhide Kid; Outlaw Kid. Tropi Kid possono dar origine a una leggera confusione...



 Ma la confusione che creeranno nelle fila dei Nightrider sarà ancora più sconvolgente. A questi eroi si aggiungerà infatti non solo l'indiano Red Wolf ma anche un leggendario eroe giunto fino al XXI...




 Il progetto, nato nel 1997, aveva come obiettivo riportare in vita gli eroi western pubblicati negli anni 50 e 60 dalla Marvel. L'opera ricorda molto la trama e i personaggi de "I magnifici sette", l'arruolamento infatti rappresenta più un alibi per il proprio desiderio di giustizia e purificazione che non un mezzo per sbarcare il lunario. A ciò si aggiungono i tormenti psicologici dei diversi protagonisti. Tormenti che ben si sposano con la formula dei "supereroi con superproblemi" inaugurata da Stan Lee.






Il Punitore: Un Uomo Chiamato Frank


     23 dicembre 1910, Nuovo Messico. Lui e lì, legato ad un carro. I suoi figli massacrati. La sua donna violentata e uccisa. Lui e lì di fronte a quegli uomini. Scaccia le lacrime nelle viscere della sua anima per vedere lucidamente quegli uomini. Per memorizzare le loro facce.
 Loro decidono di lasciarlo legato a contemplare le carni che si decompongono e ad impazzire lentamente. Questo fu il loro più grave errore...




Lo zappaterra avrà infatti un'unica idea in grado di sanare le ferite della sua carne. Ucciderli tutti!!! La sua prima tappa sarà infatti la botteguccia di Augustus. Una botteguccia che trasformerà Frank in un uomo arsenale!
 Frank è un intenditore che comprende l'importanza dell'innovazione tecnologia. L'importanza della diffusione delle automatiche: <<Dicono che Mr.Colt ha reso gli uomini uguali. Ma le nuove governative hanno reso alcuni più uguali di altri>>.




 "Un Uomo Chiamato Frank" è stato realizzato da Chuck Dixon e da Jhon Buscema. Frank, in questa trasposizione western, ha combattuto nella guerra cubana del 1898 sotto Pershing, nel decimo cavalleggeri. Cuba diviene, come il Vietnam della saga originale, il campo scuola per la futura vendetta di Frank.
 Chuck Dixon ha dichiarato l'esistenza di un sequel, in cui il Punitore incontra Pancho Villa e George Patton, che non è mai stato completato. Speriamo di poterlo leggere in futuro.




3 commenti:

Anonimo ha detto...

Un volume straordinario, dove i testi scarni di John Ostrander e i disegni "cupi e sottili" di Leonardo Manco ci mostrano il "crepuscolo" di un mondo, quello western, destinato a non tornare mai più, e a diventare leggenda, mentre The Punisher: A Man Named Frank, oltre a una valida rilettura del personaggio, ci mostra John Buscema alle prese con il vecchio West, spingendo a chiederci come sarebbe stato vederlo a realizzare uno dei Texoni Bonelliani, con una storia ambientata in Messico, tra i rivoluzionari

Il Moro ha detto...

Lampi di gloria l'ho letto anni fa... carino, seppur molto già visto e prevedibile. In effetti è proprio la storia dei magnifici sette.
Il Moro

Ivano Satos ha detto...

"Lampi di Gloria" è una sorta di requiem dell'epoca d'oro del western sotto forma di omaggio a "I Magnifici Sette". Questo limità di molto l'evoluzione della trama ma il lavoro grafico e l'impatto emotivo penso lo rendano una piacevole lettura.