giovedì 10 settembre 2015

Ken Parker "Le Terre Bianche " n°10






     Abbiamo lasciato Ken Parker su una barca alla deriva nell'Oceano Pacifico, ora lo ritroviamo, insieme a Nanuk, arpioniere eskimo del New England, al capitano e a sua moglie Laura, in Alaska, tra distese ghiacciate e foche...


 L'unica speranza è quella di avventurarsi nell'entroterra per trovare un villaggio eskimo. Non è un viaggio di certo facile, tenendo conto che la moglie del capitano è malata e viene trasportata su una barella improvvisata. Se poi aggiungiamo le piste ghiacciate, un vento gelido che può raggiungere i 120 km/h e l'alimentazione esigua, quella traversata non può che dirsi disperata.




 Nell'entroterra non ci sono foche, ma i nostri superstiti daranno origine a una caccia sfiancante a carico di un orso bianco, prima o poi ricaveranno qualcosa....
  Le terre estrene tendono l'animo umano, mutando la resistenza e la coesione di gruppo. Ma, come vedremo, non tutti reagiranno in modo simile. Le storie di Ken Parker virano sempre dall'ironia al dramma, dalla goliardia al sangue. Questa storia risultera particolarmente estrema. Estrema come le terre in cui è ambientata.




mercoledì 9 settembre 2015

"Exit Humanity" di John Geddes, ovvero come vivere l'apocalisse zombie western e sperare nella combustione umana spontanea.






     Tennessee 1871. Dopo sei anni dalla fine della Guerra Civile, Edward Young (Mark Gibson) dovrà vivere nuovamente l'orrore di corpi mutilati e straziati. Dopo essersi assentato da casa per una battuta di caccia, Edward ritrova la moglie trsformata in zombie che si aggira per il bosco. Del figlio Adam nessuna traccia.
 Dopo aver ucciso e seppellito quel non morto con le fattezze del suo amore, Edward dà inizio alla sua ricerca sperimentale sugli zombie, al fine di comprenderne il comportamento e le usanze... Dopo pochissimi giorni arriva a conclusioni che neanche tutta la saga di Romero è riuscita a raggiungere: <<La morte è la sola soluzione!>>  Dopo codesta illuminazione parte alla ricerca del figlio. Ognuno ha le sue priorità!
 Edward non dovrà aspettare molto, lo troverà infatti dopo poco in riva a un fiume. Adam è ormai uno zombi. Neanche noi dovremo attendere molto per tarare il microtomo sulle nostre gonadi...
 Dopo una nottata tranquilla passata a dormire steso su un campo, gli zombie dovevano essere di quaresima, riempie la gavetta con le ceneri del figlio, ucciso e arso su una pira funebre. Più di tre tentativi di suicidio non vanno a buon fine, ciò può solo voler dire che non è giunta la sua ora. Il suo destino è infatti quello di mantenere fede a una promessa fatta al figlio, ovvero portarlo a Ellis Falls. Posseduto quindi da questa missiome divina, Edward incendia la casa, non si capisce bene per quale motivo, e parte con il cremino del figlio per un viaggio in un' America  fatta di ricordi, disperazione e varicoceli...




 L'effetto flashback, invece di generare un trasporto emotivo riguardo l'irreversibilità del dramma, causa un effetto "mal di mare", incentivato dalle sfumature fumettose e dagli inserti stile filmati videogame.
 Devo essere sincero, inizialmente pensavo che fosse un horror con una certa dose di ironia tipo "Wyrmwood: Road of the Dead". Dopo pochi minuti ho capito che l'ironia era in realtà comicità involontaria, elemento che comunque non precludeva la possibilità che fosse un film interessante. Speranza dissipata quasi subito.




 I primi venti minuti sono una carrellata di domande, dubbi, e risposte. Domande che dopo sei anni dall'apparizione degli zombie risultano leggermente tardive. Infatti, come ci mostra la parte iniziale, già alla fine della Guerra Civile c'era qualche morto zampettante...
 Il viaggio, elemento tipico di qualsiasi apocalisse, ben presto si trasformerà in un ponte tra gli standard western e zombie. Edward dovrà infatti salvare una donna da una banda di prepotenti e, udite udite, si vocifera di una cura... Sarà vero o sarà una eugenata?




martedì 8 settembre 2015

La miniserie storico-western "Texas Rising" presentata da Lucius Etruscus





        Texas Rising

Dall’autore di Walker Texas Ranger
arriva anche in Italia una miniserie storico-western
di Lucius Etruscus


Arriva in Italia, anche se solo su Pay TV, una miniserie americana storico-western imperdibile: Texas Rising, dieci ore in cinque puntate da lunedì 14 settembre su Sky Atlantic. L’argomento è tra i più amati della narrativa popolare di genere: la guerra d’indipendenza del Texas.
La serie porta la firma autorevole di Roland Joffé, regista televisivo londinese che negli anni Ottanta fece il salto di qualità andando in America a sfornare capolavori: Urla del silenzio (1984), Mission (1986), L’ombra di mille soli (1989). Nei Novanta Joffé si appanna con grandi flop al botteghino – e l’eccessiva patinatezza hollywoodiana dello stucchevole La lettera scarlatta (1995) – e si mette in disparte con piccoli film che non lasciano alcun segno, o addirittura creano fastidio come Captivity (2007). Texas Rising è la prima serie che dirige dopo i tempi della TV britannica, negli anni Settanta.
Sul fronte della sceneggiatura troviamo due nomi interessati, oltre all’esordiente George Nihil.
Il mestiere di Leslie Greif è principalmente quello di produttore, ma questo non gli ha impedito negli anni Novanta di creare il successo televisivo Walker Texas Ranger con Chuck Norris: aver contribuito a Texas Rising potrebbe assicurare alla serie un luminoso futuro.
Darrell Fetty è principalmente un attore – aveva un ruolo minore del film di culto Un mercoledì da leoni (1978) – ma ha scritto per molte serie TV, da Viper (1997) a Road to Justice (2000).
Fra i molti personaggi realmente esistiti che vedremo nella serie, vale la pena citare i tre principali.
Il generale Samuel “Sam” Houston, interpretato dal mitico Bill Paxton, che ha già dato prova di essere tagliato per il western grazie alla miniserie Hatfields & McCoys (2012). Prima di questa serie, il generale Houston era stato interpretato da Dennis Quaid nel film Alamo: gli ultimi eroi (2004).
Erastus “Deaf” Smith, interpretato dal bravo Jeffrey Dean Morgan, attore caratterista di molte serie TV che non sembra aver avuto ancora l’occasione giusta.
Il generale Antonio López de Santa Anna, il Napoleone del West, interpretato da Olivier Martinez: un attore francese nel ruolo di un messicano... gli americani sono terribili! Almeno nel citato Alamo: gli ultimi eroi era interpretato dal compaesano Emilio Echevarría.
Girata a Durango, in Messico, la serie è prodotta da History Channel senza badare a spese (pare), quindi non rimane che attendere l’inizio della programmazione italiana.




lunedì 7 settembre 2015

Dampyr - "Gli Implacabili" (137)







     Harlan Draka, il personaggio principale della serie,  è un dampyr, ovvero il frutto dell'incrocio tra una donna e un vampiro. Secondo le leggende slave, un dampyr è l'unico essere in grado di uccidere i Maestri della Notte e tutti quei lecchini infernali che girotondano sui loro ani cloacali.
 Harlan Draka è un dampyr, ma non pensate che sia un emo cachettico e depresso. Questo figlio del canino allegro è la vendetta dell'uomo contro le forze infernali.





 A condividere la sua guerra ci sono Tesla, non-morta sovversiva ribellatasi al servilismo verso il suo Maestro della Notte, e  Kurjak, un uomo della guerra che ha deciso di combattere solo per l'umanità.
 La serie è nata dalle menti feconde di Mauro Boselli e Maurizio Colombo. Gli autori di Dampyr, ma anche di Tex, Zagor, Mister No, Nick Raider... Dicevo, gli autori di Dampyr hanno voluto creare un vampiroide diverso dagli aristocratici vampiri castellani o dai teenager ipoormonali e micro sopraccigliati. Inoltre hanno voluto fondere questo mito antico con l'amore per l'azione e l'avventura. Numerosi sono i volumi in cui la sceneggiatura è curata dallo scrittore Samuel Marolla, di cui vi segnalo il fantastico racconto weird western "Luna Coyote", e la splendida intervista apparsa sul blog Nocturnia dell'amico Nick Parisi.

 Dopo questa ripassata possiamo finalmente parlare di una nuova avventura weird western del nostro Dampyr. Precisamente quella ospitata nel numero 137 dal frizzante titolo "Gli Implacabili".

 

giovedì 3 settembre 2015

Ken Parker "Caccia Sul Mare" n°9





     Ken Parker è ancora a San Francisco con il suo amico Dashiell Fox. Ben presto quest'ultimo decide di tornare a casa dalla sua famiglia, conscio di essere ormai vecchio e di desiderare il calore dei suoi cari nei suoi ultimi anni. Ma Ken Parker non è un tipo da rimaner solo a lungo...




Si sa le donne portano guai, e cosa c'è di più assurdo che passare da due calde labbra alla gelata brezza dell'oceano?




 La nave non è un cavallo da cui puoi scendere quando vuoi. Se poi la nave è una baleniera, il viaggio sarà abbastanza lungo...




 Per Ken Parker adattarsi a quel clima da caserma sarà comunque facile. Difficile risulterà non far la figura del bifolco montanaro...



mercoledì 2 settembre 2015

"Quick Draw", la sit-com western imperdibile di Nancy Hower e John Lehr





     Great Bend, Kansas, 1875. Presso il ranch Webb, lo sceriffo  John Henry Hoyle (John Lehr) cerca di consolare la neovedova Webb mentre osserva, insieme al vice Eli (Nick Brown), un ammasso di carne e budella posto, come carta moschicida, sul campo della fattoria. Ma soprattutto cerca di convincerla che nulla è come appare alla nostra percezione, poiché solo il metodo scientifico può rispondere a domande che appaiono scontate. Del resto lui è andato all'università di Harvard, dove è arrivato 327° al corso di criminologia e scienze forensi...
  Hoyle è il nuovo sceriffo di Great Bend. Quelli precedenti sono tutti morti. Morti per cause non naturali. Cinque sceriffi uccisi. Il vice Eli è riuscito a sopravvivere a tutti i suoi superiori. Basta trovarsi nel posto giusto al momento giusto!
 E' naturale che la scommessa più popolare in città sia quanti giorni manchino alla sua "elevazione"...




 Sembra quasi un Lincoln Rhyme piovuto dal cielo sul Kansas della seconda metà del XIX secolo. E' logico che tutti siano spiazzata da un tipo che controlla i vermi presenti sul cadavere, come se fosse un prelibatissimo casu marzu, per constatarne la data della morte. Per non parlare del fatto che controlli anche la presenza di un altro tipo di "verme", per vericare che il morto irriconoscibile del ranch Webb sia veramente colui che la sconvolta vedova asserisce che sia.


Una delle regole della criminologia è che dei testimoni non bisogna mai fidarsi!