sabato 28 febbraio 2015
venerdì 27 febbraio 2015
giovedì 26 febbraio 2015
Alba Fatale (The Ox-Bow Incident) di William A. Wellman
Nevada, 1885. In un saloon quattro cowboy, un paio del luogo e uno di forestieri, discutono sulle frequenti razzie di capi di bestiame. La discussione diviene subito tesa e i forestieri vengono sospettati di essere i ladri di bestiame. Uno di questi ultimi, Gil Carter interpretato da Henry Fonda, mette k.o. un bifolco, viene poi atterrato da una bottigliata inferta dal barista. Il risveglio è subito sconvolto dalla notizia di una nuova razzia. Questa volta c'è scappato il morto, un certo Larry Kinkaid, e tutti sono in fermento. Tutti voglio cercare gli assassini.
Il signor Davies, proprietario del bazar, cerca di calmare gli animi almeno per il tempo necessario a chiamare lo sceriffo e mettere in moto la macchina burocratica. Nessuno vuole aspettare di giurare come guardia mentre Kinkaid giace in un fosso con un proiettile in testa.
<<Da noi nel Texas si acchiappa un uomo e si impicca senza tante storie>>.
A questi si uniscono il maggiore Tetley e il figlio, ragazzo debole e soggiogato dalla figura paterna. Il maggiore vede la gogna futura come possibile cattedra attraverso cui educare il figlio Gerald e renderlo uomo.
Proprio il suo intervento destabilizzerà nuovamente la situazione pacificata tramite la predica del giudice Daniel Tyler. Il maggiore riporta la testimonianza di un peone che ha visto tre uomini dirigersi a est attraverso il canyon. Questi uomini guidavano una mandria i cui capi presentavano lo stesso marchio delle bestie di Kinkaid.
Le menti si riaccendono e il luogotenente dello sceriffo, essendo il suo diretto superiore già alla fattoria del delitto, contravviene alle regole facendo giurare gli uomini e trasformandoli quindi in guardie giurate improprie.
La cavalcata verso i presunti colpevoli è l'intro che annuncia il dramma. La polvere, che si innalza al passaggio della moltitudine, ben rappresenta l'annebbiamento della razionalità e della volontà di quegli uomini.
<<Da noi nel Texas si acchiappa un uomo e si impicca senza tante storie>>.
A questi si uniscono il maggiore Tetley e il figlio, ragazzo debole e soggiogato dalla figura paterna. Il maggiore vede la gogna futura come possibile cattedra attraverso cui educare il figlio Gerald e renderlo uomo.
Proprio il suo intervento destabilizzerà nuovamente la situazione pacificata tramite la predica del giudice Daniel Tyler. Il maggiore riporta la testimonianza di un peone che ha visto tre uomini dirigersi a est attraverso il canyon. Questi uomini guidavano una mandria i cui capi presentavano lo stesso marchio delle bestie di Kinkaid.
Le menti si riaccendono e il luogotenente dello sceriffo, essendo il suo diretto superiore già alla fattoria del delitto, contravviene alle regole facendo giurare gli uomini e trasformandoli quindi in guardie giurate improprie.
La cavalcata verso i presunti colpevoli è l'intro che annuncia il dramma. La polvere, che si innalza al passaggio della moltitudine, ben rappresenta l'annebbiamento della razionalità e della volontà di quegli uomini.
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mercoledì 25 febbraio 2015
C. B. Allen: U.S. Navy Elgin Cutlass Pistol & Cochran Turret Revolver
![]() |
Rock Island Auction Company |
Cochran B. Allen, produttore di armi attivo a Springfield (Massachusetts) nella prima metà del XIX secolo, ha creato due armi da fuoco tra le più originali nella produzione bellica americana. Non sono proprio del periodo clou del western, ma rappresentato dei giocattolini molto interessanti.
martedì 24 febbraio 2015
"E Dio disse a Caino..." di Antonio Margheriti (1970)
Carcerati ai lavori forzati sotto le frustate del sole. Tra questi vi è Gary Hamilton (Klaus Kinski) che viene graziato improvvisamente. Gary Hamilton resta immobile a capo chino, mentre i carcerati sfilano ai suoi lati. La scena sembra rubata ad una chiesa durante l'investitura per la sua drammaticità.
Su una diligenza ascolta i discorsi di un ragazzo, Dick, con due dame. Gary scopre così che il ragazzo è il figlio di Acombar, il padrone della miniera.
Questo è un momento magico per l'estetica del film. La drammaticità, con cui Klaus Kinski alza il capo e osserva il giovane Dick, dimostra la potenza espressiva dell'attore. Se egli fosse nato un trentennio prima avrebbe dominato il cinema muto tedesco. Il suo volto ha la potenza mistica del monte Sinai.
Gary chiede a Dick di avvisare il padre che egli andrà a trovarlo al tramonto. Sceso vicino al deserto, per acquistare un cavallo e un fucile, dimentica la borraccia sulla diligenza.
Questo è un momento magico per l'estetica del film. La drammaticità, con cui Klaus Kinski alza il capo e osserva il giovane Dick, dimostra la potenza espressiva dell'attore. Se egli fosse nato un trentennio prima avrebbe dominato il cinema muto tedesco. Il suo volto ha la potenza mistica del monte Sinai.
Gary chiede a Dick di avvisare il padre che egli andrà a trovarlo al tramonto. Sceso vicino al deserto, per acquistare un cavallo e un fucile, dimentica la borraccia sulla diligenza.
Dick, una volta a casa, racconta l'episodio al padre, mostrandogli la borraccia. Alla pronuncia del suo nome il tempo si ferma. Si sente quasi il sangue che solidifica nelle vene di Acombar e dei suoi sgherri. Una volta soli, questi guardano la borraccia come fosse il patto col diavolo. Quella borraccia è infatti la prova che utilizzarono per far ricadere la colpa della loro rapina, e omicidio, su Hamilton.
Acombar ha il terrore che suo figlio possa scoprire la sua vera anima. Ordina quindi di uccidere Gary.
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