mercoledì 8 aprile 2015
giovedì 2 aprile 2015
mercoledì 1 aprile 2015
Jean-Yves Mitton & Gerges Ramaioli "Colorado n°2 - Chaparro"
Nel primo numero di Colorado, "Navajos", abbiamo osservato una convergenza eterogenea di strani e assurdi personaggi verso Colorado Point. Il primo a raggiungere l'appuntamento è stato l'indiano Navaja. Big Black Banjo è riuscito a fuggire dall'inseguimento di tre simpatizzanti di Denmark Vesey..., <<maledetti musi neri!!! Di notte, sono più scuri delle loro fottute anime!>>, e a farsi medicare da Navaja. B.B.B. è stato particolarmente fortunato, uno schivo in fuga che attraversa di giorno il canyon deve ringraziare la sua buona stella se deve fare i conti solo con una ferita da arma da fuoco alla spalla. Forse più furbo è stato Wong Lee che, sprofondato nella formosa Maureen, ha navigato seminando distruzione e morte per i suoi inseguitori.
Ne manca ancora uno però, Chaparro il messicano. Egli è stato fondamentale nella sopravvivenza di Navaja dopo la strage, da parte di soldati yankie e mercenari, del suo popolo e della sua amata.
Se il primo volume ha avuto come parte centrale la storia di Navaja, il secondo è incentrato su quella di Chaparro. La sua storia si alternerà a quella, di certo non noiosa, di coloro che lo attendono su Colorado Point.
lunedì 30 marzo 2015
Strange Empire, la serie western in cui il femmineo cavalca nelle terre del Canada.
Una carovana eterogenea si accampa al confine tra Alberta e il Montana. Il desiderio di salvare due orfanelle, Kelly e Robin sono infatti destinate a prostituirsi per il Capitano John Slotter, riesce a istaurare un legame fortissimo tra razze e vite diverse. Kat Loving (Cara Gee), un'indiana Cree che spara e galoppa come il diavolo, decide di adottarle. Dopo la morte del suo bambino, lei potrà avere una nuova famiglia insieme al suo compagno, Jeremiah, e lavorare tutti insieme per il loro futuro ranch. Il quattro può essere il numero perfetto per quel pagano di Pitagora, ma Kat e Jeremiah preferiscono il sei. Decidono infatti di adottare anche due fratelli, Neill e Georgie. Georgie, il più piccolo, è un pò particolare... basta guardare la foto di famiglia per capirlo.
giovedì 26 marzo 2015
John "Liver-Eating" Johnson, l'eroico trapper antropofago di "Corvo Rosso non avrai il mio scalpo", tra storia, mito, narrativa e cinematografia.
John "Liver-Eating" Johnson è una delle più grandi leggende western. Egli rappresenta un esempio di come la natura e le esperienze possano forgiare un uomo rendendolo un essere in grado di sopravvivere agli ambienti e alle situazioni più ostili.
John Johnson è nato a Little York (New Jersey) nel 1824, con il nome di John Garrison. Si imbarcò, per allontanarsi da un padre alcolizzato e violento, su una baleniere già a 12-13 anni. Riuscì ad arruorarsi in marina durante la guerra messicano-statunitense. Il conflitto, durato dal 1846 al 1848, costituì uno strascico della rivoluzione texana.
Johnson non dovette attendere la fine del conflitto per tornare alla sua vita da civile. Dopo aver percosso malamente un ufficale, cambiò il suo nome in John Johnson e fuggì seguendo la strada dell'oro fino al Montana.
Dopo un esperienza come cercatore d'oro nella Ruby River Valley, Johnson raggiunse le Montagne Rocciose, il paradiso di ogni trapper. Le montagne sono il luogo ideale per un gigante come lui. Alto più di 1,80 metri, con una folta barba rossa e vestito di pelli animali, doveva incutere un notevole rispetto. Se a questa montagna umana ci aggiungi un coltello Bowie da 30 cm, un tomahawk, un Hawken e una Colt Walker, il rispetto si tramuta in una silvestre inquietudine.
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